Medio Oriente: la nomina di Sinwar a capo di Hamas allontana la speranza di una tregua

- di: Redazione
 
La nomina a capo di Hamas di Yahya Sinwar (l'ideatore del massiccio attacco contro Israele del 7 ottobre) segna la vittoria dell'ala più dura del movimento, allontanando, almeno per il momento, la speranza di potere arrivare ad un processo di non belligeranza nella regione. La scelta di Sinwar - ritenuto da sempre molto vicino all'Iran - a succedere ad Ismail Haniyeh, ucciso mentre si trovava a Teheran, rischia di allontanare l'ipotesi di riallacciare le trame della diplomazia dal momento che per Israele lui è tra i responsabili di quanto accaduto nel sud di Israele in ottobre, con l'uccisione di 1200 persone (nella quasi totalità civili) e il rapimento di altre 250, molte delle quali ancora non tornate a casa.
La risposta di Israele non si è fatta attendere.

Medio Oriente: la nomina di Sinwar a capo di Hamas allontana la speranza di una tregua

Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, intervistato dalla televisione saudita Al-Arabiya, ha detto che ''c'è un solo posto per Yahya Sinwar, ed è accanto a Mohammed Deif e al resto dei terroristi del 7 ottobre. È l'unico posto che stiamo preparando e che intendiamo per lui". Mohammed Deif, ritenuto il capo del braccio militare di Hamas, è rimasto ucciso in luglio nel corso di un attacco aereo di Israele nella zona di Khan Younis.

La nomina di Sinwar, paradossalmente, è la conseguenza della caccia senza quartiere che Israele ha scatenato contro i vertici, politici e militari, di Hamas e molti di loro sono morti in operazione mirate. Quindi, hanno lasciato Sinwar come la figura più importante del gruppo e quasi il successore naturale di Haniyeh come nuovo capo dell'ufficio politico del movimento. Una nomina che, dicono oggi gli analisti, segna il passaggio della leadership di Hamas dall'ala politica a quella più specificamente militare, incarnata dalle Brigate Qassam, che operano sul campo a Gaza. Sinwar, peraltro, è già sfuggito più volte ad operazioni organizzate da Israele per eliminarlo.

Parlando alla televisione Al-Jazeera dopo l'annuncio, il portavoce di Hamas Osama Hamdan ha affermato che Sinwar avrebbe continuato i negoziati per il cessate il fuoco.
"Il problema nei negoziati non è il cambiamento in Hamas", ha detto, aggiungendo che la scelta di Sinwar era un segno che la volontà del gruppo non era stata spezzata. Hamas "rimane saldo sul campo di battaglia e in politica. La persona che guida oggi è quella che ha guidato i combattimenti per più di 305 giorni ed è ancora saldo sul campo".
A Washington, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che Sinwar “è stato e rimane il principale decisore quando si tratta di concludere il cessate il fuoco'', aggiungendo che è lui che deve "decidere se procedere con un cessate il fuoco che evidentemente aiuterà così tanti palestinesi in disperato bisogno, donne, bambini, uomini che sono intrappolati nel fuoco incrociato... Dipende davvero da lui".

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