Legge Capitali, AIFI: maggiore attenzione al mercato del private capital nel processo di riforma del Testo Unico della Finanza

- di: Barbara Leone
 

Il Consiglio Direttivo AIFI si è riunito e ha apprezzato l’obiettivo di semplificazione della Legge Capitali, condividendo, in particolare, l’introduzione di norme agevolative per il mondo delle imprese quotate. L’Associazione sottolinea, tuttavia, come il tessuto produttivo del nostro Paese è costituito, per la maggior parte, da non quotate, che rappresentano il motore dello sviluppo economico e necessitano di capitali per la crescita e per affrontare la transizione ecologica e digitale. Il private capital può supportare le imprese in questi cambiamenti e ha dimostrato di essere in grado di creare poli di aziende che si consolidano, crescono dimensionalmente e si internazionalizzano. Negli ultimi cinque anni sono stati realizzati circa 1.000 interventi di questo tipo attraverso gli add on.

Legge Capitali, AIFI: maggiore attenzione al mercato del private capital nel processo di riforma del Testo Unico della Finanza

Il private capital ha un impatto economico positivo sul sistema produttivo come dimostrano molti studi a livello internazionale; una recente ricerca AIFI sulla valorizzazione del capitale umano evidenzia come le imprese in portafoglio ai fondi, dal momento dell’investimento al 2022, data di osservazione, hanno registrato una crescita occupazionale dell’8% e del 34% se si considerano solo le Pmi”, evidenzia Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI.

Per rafforzare questo segmento del mercato dei capitali, ancora sottodimensionato, l’Associazione, in vista della riforma del Testo Unico della Finanza, chiede di intervenire su più fronti: in primo luogo, è necessario favorire, come in altri Paesi, l’investimento di una quota del risparmio gestito verso strumenti di private capital; in secondo luogo, per coinvolgere gli investitori istituzionali italiani nel sostegno all’economia reale, si suggerisce di istituire uno o più fondi di fondi, con risorse che siano aggiuntive e non sostitutive, come hanno fatto altri Paesi come Francia, Spagna e Germania, in cui un soggetto pubblico svolge il ruolo di anchor investor. È essenziale, sottolinea AIFI, che le risorse del fondo di fondi siano investite in modo indiretto nelle imprese, avvalendosi delle competenze dei gestori specializzati in grado di attrarre ulteriori risorse dal mercato. Questo consente di aumentare l’effetto volano e di utilizzare le conoscenze di operatori finanziari che selezionano le imprese secondo rigorosi criteri di mercato. Da ultimo, conclude AIFI, si chiede di tutelare la competitività dei gestori italiani semplificando il contesto regolamentare per gli intermediari, eliminando interventi di gold-plating rispetto alla normativa europea.  

Notizie dello stesso argomento
Trovati 76 record
19/12/2024
UniCredit Foundation riafferma il suo ruolo di leader nel sostegno ai giovani talenti con ...
19/12/2024
Le aste immobiliari in Italia nel 2024 hanno registrato un totale di 78.477 unità messe al...
19/12/2024
Cambiamenti climatici, epidemie e costi insostenibili hanno travolto l’agricoltura italian...
19/12/2024
Ha il valore di 75 milioni di euro il nuovo finanziamento sustainability-linked sottoscrit...
19/12/2024
Dal 2025, il panorama delle agevolazioni fiscali per la casa sarà profondamente rinnovato.
Trovati 76 record
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli