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Italia-Russia, alta tensione: Mosca accusa Mattarella di “hate speech”, la Farnesina convoca l’ambasciatore

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Italia-Russia, alta tensione: Mosca accusa Mattarella di “hate speech”, la Farnesina convoca l’ambasciatore

È scontro aperto tra Italia e Russia dopo che il Ministero degli Esteri di Mosca ha pubblicato un elenco di dichiarazioni definite come esempi di “hate speech” contro la Federazione russa, includendo anche una frase del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Farnesina ha reagito immediatamente convocando l’ambasciatore russo a Roma per contestare l’iniziativa, definita “un atto ostile verso il Capo dello Stato”.

Italia-Russia, alta tensione: Mosca accusa Mattarella di “hate speech”, la Farnesina convoca l’ambasciatore

Secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, la lista è stata diffusa sul sito ufficiale della diplomazia russa con il titolo “Esempi di dichiarazioni di responsabili e rappresentanti delle élite di Paesi occidentali sulla Russia che usano l’hate speech”. Vi compaiono affermazioni provenienti da leader e dirigenti di tredici Paesi, tutti appartenenti all’Unione europea o alla NATO.

La frase contestata a Mattarella

Il passaggio di Mattarella riportato da Mosca risale al 5 febbraio scorso, durante un intervento all’Università di Marsiglia. In quell’occasione il Capo dello Stato aveva tracciato un parallelo tra l’aggressione russa all’Ucraina e le guerre di conquista del Terzo Reich tedesco, sottolineando la pericolosità dei conflitti che mirano a ridisegnare i confini con la forza. Una riflessione che, secondo il Ministero degli Esteri russo, rappresenterebbe un esempio di linguaggio d’odio nei confronti di Mosca.

Per l’Italia, invece, si tratta di una valutazione politica e storica legittima, rientrante nel quadro della difesa dei valori europei e del sostegno all’Ucraina. La Farnesina, in una nota diffusa in mattinata, ha rimarcato che “la libertà di espressione e di analisi politica non può essere confusa con manifestazioni di odio” e ha ribadito “il pieno sostegno al Presidente della Repubblica”.

Convocazione dell’ambasciatore russo

La decisione di convocare l’ambasciatore russo a Roma è stata presa nelle prime ore del mattino. Al diplomatico è stata consegnata una protesta formale con la quale il governo italiano ha espresso “ferma condanna per l’inclusione del Presidente Mattarella in una lista denigratoria e offensiva”.

Fonti del Ministero degli Esteri sottolineano che si tratta di un “atto senza precedenti nei confronti della massima istituzione italiana”, che rischia di aggravare ulteriormente i rapporti già tesi tra Roma e Mosca.

La strategia di Mosca

L’iniziativa del Cremlino si inserisce in una più ampia campagna di contro-propaganda volta a denunciare quello che la Russia definisce “l’odio occidentale” verso il proprio Paese. Negli ultimi mesi Mosca ha più volte accusato Stati Uniti ed Europa di diffondere “narrazioni ostili” che alimenterebbero la russofobia a livello internazionale.

Con la pubblicazione della lista, la diplomazia russa intende mostrare esempi concreti di frasi che, a suo giudizio, travalicano il dibattito politico per trasformarsi in insulti e paragoni infondati. Una strategia che, tuttavia, rischia di esasperare i rapporti con i Paesi coinvolti, tra cui Francia, Germania, Regno Unito, Canada e ora anche l’Italia.

Reazioni politiche in Italia

La notizia ha suscitato immediate reazioni nel panorama politico italiano. Dal Quirinale non sono arrivati commenti ufficiali, mentre Palazzo Chigi ha espresso “piena solidarietà” al Capo dello Stato. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito “inaccettabile e gravemente offensivo” l’inserimento di Mattarella nella lista, ribadendo che “il Presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale e non può essere oggetto di strumentalizzazioni da parte di potenze straniere”.

Dai banchi della maggioranza come dell’opposizione si registrano attestati di vicinanza al Capo dello Stato, con la richiesta di mantenere la linea della fermezza nei rapporti diplomatici con Mosca.

Un nuovo fronte di crisi

Il caso rischia di aprire un nuovo fronte di tensione nei rapporti tra Italia e Russia, già incrinati dal sostegno di Roma a Kiev e dalla partecipazione italiana alle sanzioni economiche contro Mosca. L’episodio potrebbe avere conseguenze anche in ambito europeo e atlantico, rafforzando la posizione dei Paesi che chiedono di mantenere alta la pressione sulla Federazione russa.

Mentre la guerra in Ucraina continua senza segnali di tregua, la vicenda dimostra come anche il piano simbolico e diplomatico sia diventato terreno di scontro. E l’inclusione di un Capo di Stato come Sergio Mattarella in una lista nera contribuisce a rendere ancora più delicato il già complesso scenario internazionale.

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