Il Gruppo Iren archivia i primi nove mesi del 2025 con un nuovo passo in avanti su tutti i principali indicatori economici. I ricavi si attestano a 4.840 milioni di euro, in aumento del 16%, mentre l’Ebitda raggiunge 1.003 milioni di euro (+9%), sostenuto da tutte le linee di business, dal piano di sinergie e dal consolidamento di Egea Holding.
Iren, ricavi e utili in forte crescita nei nove mesi. Via libera al Piano di Transizione 2040
Anche l’utile netto di gruppo cresce in maniera significativa, raggiungendo 219 milioni di euro (+12%), dato che beneficia dell’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.
Investimenti in forte crescita, indebitamento in linea con gli impegni
L’indebitamento finanziario netto sale a 4.287 milioni di euro (+5%), mentre gli investimenti tecnici raggiungono 613 milioni di euro, registrando un incremento del 10%.
Gli investimenti finanziari, pari a 511 milioni di euro, includono l’acquisizione della quota residua di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni, l’esercizio della call per il 100% e il consolidamento dell’indebitamento di Egea Holding.
Coerente con il piano industriale la quota di investimenti sostenibili, pari al 68% del totale. L’intensità carbonica è di 320 g CO₂/kWh (-1%). La raccolta differenziata nei territori serviti tocca il 70%, mentre il gruppo arriva a contare quasi 12.000 dipendenti.
Dal Fabbro: «Guidance confermata, crescita più moderata nel finale d’anno»
«Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo — come già anticipato — una crescita più moderata nella restante parte dell’anno», afferma il presidente Luca Dal Fabbro (nella foto).
Per il 2025 il gruppo prevede un Ebitda pari a 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro.
Bufo: «Risultati che rafforzano la traiettoria del nuovo piano»
Per l’amministratore delegato e direttore generale Gianluca Bufo, i numeri dei nove mesi rappresentano «una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale, sostenuti anche da un miglioramento del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda».
Ferretti: «Le persone restano il vero motore del Gruppo»
Il vicepresidente Moris Ferretti sottolinea il contributo della struttura operativa: «I risultati in crescita confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando».
Via libera al Piano di Transizione al 2040: cinque assi strategici
Decarbonizzazione, circolarità, risorse idriche, città resilienti e persone
Il nuovo Piano di Transizione al 2040, approvato dal Gruppo, integra e amplia la visione del piano industriale al 2030 e si allinea agli obiettivi europei degli Sustainable Development Goals.
Cinque le aree strategiche: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone.
Per ogni indicatore Iren ha definito target quantitativi al 2028, 2030 e 2040, delineando una traiettoria progressiva, verificabile e sostenuta da investimenti dedicati.
Il documento considera anche l’evoluzione delle tecnologie abilitanti, come i sistemi di cattura della CO₂, in una prospettiva di lungo periodo.
Ferretti: «Verso un modello più sostenibile ed efficiente»
«L’approvazione del Piano di Transizione al 2040 rappresenta una svolta strategica per il nostro Gruppo: un percorso chiaro e ambizioso che ci porterà, grazie a un piano di investimenti mirato, a essere ancora più sostenibili, a utilizzare in modo più efficiente le risorse e a ridurre in maniera significativa il nostro impatto ambientale, dimezzando la carbon intensity», dichiara il vicepresidente esecutivo Moris Ferretti.