Imprenditoria: i giovani hanno fiducia nel futuro ma paura per il 2021

- di: Daniele Minuti
 
I giovani imprenditori d'Italia hanno fiducia nell'evoluzione futura dell'economia nostrana ma sanno che la crisi continuerà a contraddistinguere l'orizzonte per tutto l'anno in corso: sono questi i punti salienti che possono essere analizzati dall'indagine #IMPattoGiovani Focus 2021, tenuta da Confindustria Giovani grazie al supporto dell'Osservatorio 4.Manager e che si è concentrata sul campione degli associati rappresentati dalle 13 sigle giovanili che aderiscono a tale progetto.

Stando alle risposte date dal gruppo degli imprenditori sotto i 40 anni ascoltati, il 74,4% si ritiene ottimista per il futuro prossimo mentre il 16,5% solo "Moderatamente" ottimista. Questo viene dimostrato da come due quinti degli intervistati prevedano assunzioni a breve mentre il 46,6% prepari nuovi investimenti.
L'ottimismo però è inevitabilmente legato alla possibilità di sconfiggere la pandemia da Covid-19, con il 71,9% degli imprenditori ascoltati che rimane convinto delle difficoltà che resteranno anche per tutto il 2021.

Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano (nella foto), ha commentato: "L'immagine che diamo oggi mostra che abbiamo fiducia nel Sistema Italia, che siamo pronti a investire, assumere e innovare già nell'anno in corso. Ma è chiaro che questo quadro pieno di speranza è comunque contraddistinto da preoccupazione per via dei mali storici di questo Paese che rischiano di bloccare la ripresa".

Il riferimento è a i diversi fattori che, secondo il sondaggio, preoccupano gli imprenditori under-40 come la troppa burocrazia, le difficoltà causate dalla crisi economica e le conseguenze sociali della crisi sanitaria. Per quanto riguarda invece le priorità per la ripartenza, in molti hanno indicato l'innovazione, la formazione del personale e il processo di digitalizzazione come fondamentali, solo a seguire le riforme su fisco e burocrazia. Gli intervistati credono inoltre che grazie al programma Next Generation EU si debba investire sulla riduzione del costo del lavoro (53,8%), sulla sanità (37,9%), efficientamento energetico e digitale (37%).

Teleborsa ha raccolto anche il commento del ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini: "La crisi dovuta alla pandemia non ci ha solo fatto realizzare la connessione fra tutti i fenomeni ma ha mostrato la necessità di accelerare verso un diverso modelli di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Gli imprenditori giovani sono il futuro del Paese e hanno in mano la responsabilità di cambiare verso il paradigma, cioè ciò che ci chiede l'Europa per usare al meglio le risorse messe a disposizione".
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