Gran Bretagna: le rigide regole anti-Covid affondano l'industria dei viaggi

- di: Redazione
 
''Un impatto devastante'': così l'associazione degli agenti di viaggio britannici ha definito i severi requisiti richiesti dal governo di Londra, per il contenimento dei contagi da Covid-19, ai visitatori stranieri in arrivo in Gran Bretagna e ai cittadini di Sua Maestà che desiderano trascorrere le vacanze all'estero. Una situazione che sta avendo come conseguenza una crisi che pone gli operatori del settore britannici in condizione di svantaggio rispetto a quelli europei, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

Secondo la britannica Travel Association, più di due terzi dei suoi membri stanno pianificando ulteriori licenziamenti una volta che il sostegno del governo per i salari finirà alla fine di questo mese.

A conferma dei timori degli operatori giunge la comunicazione del principale aeroporto di Londra, quello di Heathrow, che da primo scalo europeo per traffico nel 2019 ora è scivolato al decimo posto.

Le restrizioni anti-Covid di Londra mettono a rischio l'industria dei viaggi in Gran Bretagna

"Il governo deve rendersi conto del danno che le sue politiche stanno causando all'industria dei viaggi del Regno Unito e dell'impatto che avranno sulla più ampia ripresa economica", ha affermato, in una nota, Mark Tanzer, Ceo della Travel Association, aggiungendo che "un'industria delle vacanze ridimensionata è un'industria dell'aviazione ridimensionata, con meno rotte e meno voli. Non è così che si ottiene una Gran Bretagna globale".
Nonostante una campagna vaccinale tra le più efficaci al mondo, il governo di Londra continua a imporre una serie di rigidi requisiti di viaggio per i visitatori e gli inglesi che desiderano lasciare il Paese.

I viaggiatori britannici, prima della partenza ed al ritorno nel Regno Unito, sono tenuti a sottoporsi a costosi test per accertare la presenza del coronavirus, anche se sono completamente vaccinati e viaggiano in Paesi ritenuti dal governo a basso rischio. Chiunque arrivi da un Paese ritenuto ad alto rischio è tenuto a mettersi in quarantena per 10 giorni in un hotel a proprie spese.

La Travel Association, quindi, sottolinea come i cittadini dell'UE che sono stati vaccinati due volte possono viaggiare in Europa senza bisogno di test per mesi. "Le esigenze di viaggio eccessivamente prudenti del governo hanno portato il Regno Unito a rimanere indietro rispetto ai suoi concorrenti europei", si legge nella nota dell'associazione. Prima che la pandemia di coronavirus si manifestasse, Heathrow era l'aeroporto più trafficato d'Europa, con 80,9 milioni di passeggeri nel 2019. Ora, a causa delle restrizioni decise dal governo, è stata scavalcata non solo da altri grandi aeroporti europei (lo Schiphol, ad Amsterdam; il Charles de Gaulle, a Parigi, e il Francoforte International), ma anche da scali in Turchia e Russia.

L'aeroporto di Heathrow e la Travel Association hanno chiesto al governo del Regno Unito di eliminare i test del coronavirus per i viaggiatori completamente vaccinati quando esaminerà i requisiti di viaggio internazionali il 1° ottobre, sollecitando anche che venga rivisto il criterio di classificazione dei Paesi di partenza di chi arriva in Gran Bretagna.
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