È stato ufficialmente siglato l'accordo fra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e la Pinacoteca di Brera di Milano, intesa nata con l'obiettivo di valorizzare i reciproci patrimoni storico-artistici grazie a progetti di studio, promozione, ricerca e produzione di eventi congiunti. Obiettivi pressanti anche in vista della prossima apertura di Palazzo Citterio (a Milano), dove la collezione di arte moderna e contemporanea appartenente a Brera sarà a disposizione del pubblico.
Accordo Gnam-Pinacoteca di Brera grazie alla collaborazione di Banca Ifis
L'intesa fra le due realtà è stata resa possibile anche grazie all'apporto di Banca Ifis, che sosterrà la partnership per favorire la valorizzazione dei reciproci patrimoni artistici, partendo dalla mostra dedicata a Mario Ceroli, a Milano, dove a dicembre sarà allestita sua installazione site-specific nella sala Stirling di Palazzo Citterio. Passo successivo sarà una tappa a Roma, nella primavera del prossimo anno, nelle sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che saranno impreziosite da altre opere dello scultore.
Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ha spiegato: "L'accordo con la Pinacoteca di Brera, come quelli già stretti con i Musei Reali di Torino e le Gallerie dell'Umbria, è importante, soprattutto in un panorama culturale globale che vede crescere i musei internazionali, che diventano ogni giorno più grandi, aumentano le proprie collezioni e le espongono in più sedi. Questo accordo, permetterà alla Gnam e a Brera di unire forze e risorse per articolare un interessante programma di mostre, a partire da quella su Mario Ceroli, creando un ponte culturale ideale tra Roma e Milano. Ceroli è uno dei "nuovi maestri" dell'arte italiana: un artista unico, se pur già esponente di spicco dell'arte Povera e della stagione Pop. Questa mostra celebra la sua straordinaria carriera, pervasa da una costante ricerca della meraviglia. Ringrazio Ernesto Fürstenberg Fassio per la grande sensibilità con cui ha sostenuto uno dei massimi protagonisti dell'arte contemporanea italiana e Banca Ifis per aver reso possibile la sua mostra".
Angelo Crespi Direttore Generale, Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense, ha commentato: "Credo sia doveroso che i musei autonomi di Stato collaborino, sovraintesi dal nuovo dipartimento valorizzazione, avendo come obiettivo la creazione di un sistema forte di relazioni e di progettazione comune. In ragione della imminente apertura di Palazzo Citterio, la collaborazione con la Galleria Nazionale è imprescindibile e per noi un punto di orgoglio. E la mostra dedicata a Mario Ceroli un primo banco di prova per il quale dobbiamo ringraziare il sostegno di Banca Ifis".
Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, ha dichiarato: "Abbiamo voluto sostenere questo progetto che unisce Roma e Milano per testimoniare la nostra vicinanza al mondo dell’arte e della cultura. In questo modo, affianchiamo due tra le più prestigiose istituzioni italiane nel segno della collaborazione pubblico-privato che contraddistingue l’intervento di Banca Ifis nell’arte e in tutti gli altri settori in cui opera, dall’economia al sociale. Questo intervento avviene attraverso "Ifis art", il brand che ho ideato in prima persona per promuovere la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. Si tratta di un contenitore che si arricchisce continuamente di nuovi progetti come quello che presentiamo in questa occasione: l’esposizione di una mostra dedicata a Mario Ceroli, prima a Milano presso Palazzo Citterio e poi a Roma presso la Gnam. Un’opportunità unica nel suo genere che per la seconda tappa di questo percorso itinerante vedrà aumentare il numero delle opere scelte dalla collezione di Mario nel solco di un dialogo aperto con la nostra Banca che avrà l’obiettivo di far vivere il suo racconto dell’arte nei più prestigiosi contesti nazionali e internazionali".
L'esposizione dedicara a Ceroli, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, raccoglierà a Palazzo Citterio circa cinque opere/installazioni, tra le quali quella che dà il titolo all’intero progetto: Venezia.
Cesare Biasini Selvaggi, curatore della mostra, ha dichiarato: "L’installazione Venezia è un ulteriore attestato di fiducia dell’artista nell’uomo, nella natura e nella forza rigenerativa dell’alleanza artificio-ecosistema globale, è un suo monumento a quella inedita visione di società solidale e sostenibile che si può definire "nuovo umanesimo planetario", nell’accezione proposta nel 2005 dallo scrittore e intellettuale Ernesto Balducci".