Giappone: il governo stanzia 490 miliardi di dollari per rilancio economia

- di: Redazione
 
Il governo in Giappone, per aiutare l'economia del Paese a uscire dalla stasi aggravata dalla pandemia di coronavirus, ha approvato un ingentissimo pacchetto di incentivi da 56 trilioni di yen (l'equivalente di 490 miliardi di dollari), compresi elargizioni in contanti e aiuti alle imprese in difficoltà.
"Il pacchetto ha un contenuto e una scala più che sufficienti per fornire un senso di sicurezza e speranza alle persone", ha detto il primo ministro, Fumio Kishida, spiegando ai giornalisti contenuti e finalità del nuovo e consistente sostegno agli operatori economici e ai cittadini (anche adolescenti) in difficoltà per la pandemia. Il provvedimento ora necessita di un passaggio parlamentare, che dovrebbe esserci in dicembre.

Giappone: il governo prova a salvare l'economia con un maxi-intervento

Il Giappone non ha mai avuto un blocco completo durante la pandemia e le infezioni sono rimaste relativamente basse, con decessi legati al Covid-19 quantificati in circa 18.000. Ma la terza economia più grande del mondo era già stagnante prima che la pandemia colpisse.
Sotto lo "stato di emergenza" decretato dal governo, alcuni ristoranti hanno chiuso o limitato le ore di apertura, ed eventi e teatri hanno ridotto il numero degli spettatori nel rispetto del distanziamento sociale. Oltre a ciò, la carenza di chip per computer e componenti per auto prodotti in altre nazioni asiatiche, che hanno avuto gravi epidemie e rigidi blocchi, ha danneggiato la produzione delle case automobilistiche giapponesi, tra cui Toyota, pilastro dell'economia nazionale.

Il governo ha studiato il riavvio della sua campagna di sconti "GoTo Travel" in ristoranti e negozi, progettata per incoraggiare i viaggi domestici. La campagna, iniziata lo scorso anno, è stata interrotta quando i casi di COVID hanno iniziato a crescere.
Le decisioni del governo non hanno raccolto unanimi giudizi positivi. Alcuni critici hanno affermato che l'approccio del governo equivale al concetto del "baramaki", cioè ''fare elemosina'', giudicandolo inefficace per generare crescita nel lungo periodo. Altri dicono che l'aiuto in denaro proposto esclude le famiglie senza figli e altri soggetti in evidente disagio economico. In ogni caso, vista l'entità della manovra, la portata del pacchetto spingerà il debito del Giappone più in alto poiché sarà finanziato tramite l'emissione di obbligazioni.

L'economia giapponese si è contratta a un tasso annuo del 3% nel periodo luglio-settembre, soprattutto a causa della debole spesa dei consumatori. Gli analisti dicono che è improbabile una ripresa prima del prossimo anno. Kishida, che si è insediato a ottobre, sostituendo il suo compagno di partito Yoshilde Suga, ha promesso “un nuovo capitalismo” per il Giappone.
"Vogliamo sostenere quelle persone che stanno soffrendo a causa del coronavirus, riportando in salute l'economia gravemente danneggiata della nostra nazione", ha detto Kishida a proposito dell'ultimo pacchetto.
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