Giacimenti reali tridimensionali

- di: Francesco Napoli
 

(Il Team del Progetto 3D-RES è composto da Prof. Paolo DeFilippis, da ing. minerario Ph.D. Francesco Napoli, dalla Prof.ssa Fedora Quattrocchi, Ph.D. A.Cipriani , ing. Marco Grechi, dott. Carmine Nolè, ed è stato sviluppato all’interno del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente della Sapienza Università di Roma)

A seguito del risultato del ‘Referendum sulle Trivelle’,e quanto accaduto soprattutto in Basilicata, abbiamo avuto la dimostrazione, ma questo lo avevamo già previsto, che il problema principale per rendere “public accepted” l’attività E&P nel settore O&G Offshore, si concentra sugli Stakeholders ovvero tutti i soggetti coinvolti e interessati ai progetti e alle tecnologie applicate in campo (Amministratori Centrali e Locali, Organizzazioni Non Governative, Comitati Spontanei Locali, Organizzazioni Ambientaliste e semplici privati cittadini).

L’unico risultato che avrebbe innescato un esito diverso, sarebbe stata una grande sensazione di incertezza da parte delle O&G Company, il blocco degli investimenti, riduzione di produzione e di royalties future, perdite economiche anche all’indotto.

Il problema, a nostro avviso va oltre, si rifà a problemi radicati nella cultura delle persone, che non hanno ricevuto la necessaria “INFORMAZIONE” e “CONOSCENZA”, veicolate da una opportuna  “COMUNICAZIONE” ovvero…

…NON HANNO ACQUISITO LA CONSAPEVOLEZZA CHE LE ATTIVITA’ DI ESPLORAZIONE E PRODUZIONE DI IDROCARBURI DAL SOTTOSUOLO IN MARE, QUANDO CORRETTAMENTE REALIZZATE E GESTITE, NON GENERANO IMPATTI CHE NON POSSANO ESSERE PREVISTI E CONTROLLATI, NON INQUINANO LE FALDE ACQUIFERE SUPERFICIALI E PROFONDE, NON RAPPRESENTANO INNESCHI (TRIGGER) DI TERREMOTI E SCOSSE SISMICHE…

L’innovazione introdotta è il prototipo 3D del giacimento OFFSHORE che, partendo dal modello geologico 3D virtuale, viene realizzato fisicamente da una speciale stampante 3D; si tratta di una riproduzione reale e fedele del modello originario in scala ridotta, ed è una rappresentazione reale 3D del giacimento in cui sono presenti tutti gli strati geologici, i pozzi perforati, le faglie, gli acquiferi superficiali e profondi, le alternanze strutturali, le piattaforme.

Anche questa volta siamo stati i primi al mondo a stampare un giacimento reale così completo in 3 Dimensioni per un giacimento offshore.

Il metodo offre l’opportunità per tutti gli Stakeholders di “entrare” direttamente nel sottosuolo del mare, visitando la struttura geologica, partendo dal livello del mare fino al giacimento, alle faglie, e rendersi conto della lunghezza dei profili dei pozzi ed il loro spessore, considerando le proporzioni in gioco.

Per un giacimento, con dimensioni pari a circa 12.000 m x 3.000 m x 200 m (lungh. x largh. x alt. – dove per altezza si intende lo spessore dello strato mineralizzato che può variare tra circa 50-200 m) e con una profondità che si aggira intorno a 1.800-2.200 m., abbiamo ottenuto il primo prototipo di un giacimento OFFSHORE 3D con dimensioni pari a circa : 1 m x 0,30 m x 0,5 m ed un rate di scala pari a 1:15.000 (1 m nel prototipo equivale a 15 km nella realtà, ovvero 1 cm nel prototipo equivale 150 m. nella realtà).

I pozzi, nella realtà profondi circa 2.500 m, nel prototipo pilota 3D sono lunghi, con la scala suddetta, circa 0,2 m e hanno un diametro pari a 0,02 mm. (meno di un millimetro).

Per far comprendere appunto le dimensioni in gioco di queste così complesse ed importanti strutture ed infrastrutture abbiamo inserito sulla superficie del mare alcuni oggetti in scala, ovvero piattaforme di estrazione (di dimensioni m. 100 lungh x 100 largh x 50 alt.)  ed  navi da crociera capaci di trasportare più 5000 persone (di dimensioni m. 300 lungh x 70 largh x 70 alt.)

Molteplici sono state le occasioni in cui durante eventi di livello scientifico e portata nazionale  quali Maker Faire 2016 a Roma, Festival dell’Energia a Milano, Offshore Mediterranean Conference2017 di Ravenna abbiamo esposto il prototipo 3D e queste di seguito le domande, dubbi, richieste che il pubblico presente ci ha sottoposto, e a cui finalmente ha trovato adeguato risposta :

–   geologica e di giacimento:

  • Cosa è realmente una risorsa di idrocarburi, un sito di stoccaggio sotterraneo di gas naturale o di CO2, un giacimento geotermico?
  • Come è fatto un giacimento profondo e quanto è esteso sotto al superficie del mare?
  • La trappola stratigrafica che racchiude il giacimento come è fatta?
  • Le faglie rappresentano una barriera idraulica?
  • Quanto sono grandi,larghi e lunghi i pozzi?

 

–   ambientale:

  • Cosa potrebbe accadere con un’attività di produzione ed iniezione di fluidi nel sottosuolo?
  • Come verificare l’integrità dei pozzi e dei pozzi abbandonati?
  • Cosa potrebbe accadere come conseguenza di una perdita di olio/gas da un pozzo?
  • Quali sono gli effetti sugli acquiferi profondi e su quelli superficiali? Come potrebbe verificarsi l’inquinamento degli acquiferi?
  • Gli idrocarburi possono risalire fino alla superficie ed inquinare il terreno opp il mare?
  • Quanto grandi e quanto sono estese realmente sul territorio o sulla sperficie del mare le facilities di superficie e le piattaforme di produzione?

 

–   sismologica:

  • Quanto è profondo un giacimento rispetto ad una sismicità indotta o innescata eventualmente rilevate dai sensori installati nei pozzi?
  • Quanto è diversa una sismicità indotta o innescata in una zona di faglia?
  • Ci sono faglie molto stressate vicino ai giacimenti e quali conseguenze possono essere previste?

 

La rappresentazione 3D dei giacimenti ad idrocarburi, insieme ad un dibattito scientifico pubblico, aiuterà tutti gli Stakeholders, older and younger,  a capire in modo semplice e chiaro; potrà aiutare la diffusione e la divulgazione della “consapevolezza pubblica della tecnologia” e assicurare la “accettazione pubblica” di tutti quei progetti ed investimenti ormai fermi da anni nei territori di Italia e magari a convertire quella opposizione “ a prescindere” per le attività in essere.

Immaginiamo di dare la possibilità a tutti i comuni e regioni italiane interessati da concessioni e permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi, stoccaggio, geotermia di “scoprire” il giacimento nascosto nelle profondità del mare, di dotarsi del prototipo 3D del proprio giacimento sotterraneo, di mostrarlo perennemente a chiunque abbia interesse, curiosità, desiderio di vedere cosa c’è realmente sotto il ‘proprio’ mare.

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