La Germania, pur restando Paese ospitale, decide un cambio delle politiche di accoglienza

- di: Redazione
 
La Germania, pur volendo restare un Paese votato all'accoglienza, si sta preparando ad un cambio di rotta per rendersi meno attraente per i rifugiati (che in tantissimi ambiscono a raggiungerlo, sulla scia di quelli che, ai tempi del cancellierato di Angela Merkel, arrivano dal Medio Oriente devastato dalle guerre). Il progetto, a fronte di un aumento esponenziale del numero dei clandestini, è quello di mettere fine agli aiuti in contanti per i richiedenti asilo, imponendo loro di usare una carta di credito ed evitare, quindi, che si continuino a perpetrare frodi.

La Germania, pur restando Paese ospitale, decide un cambio delle politiche di accoglienza

Una netta sterzata rispetto solo a poco tempo fa e che sembra essere in contrasto con il patto di coalizione, siglato tra socialdemocratici, verdi e liberali, che ha portato alla guida del governo Olaf Scholz. Oggi, quindi, il principale obiettivo dell'esecutivo sembra essere quello di chiudere il rubinetto degli aiuti in denaro ai richiedenti asilo per evitare frodi e rendere difficile la loro mobilità nel Paese.
Quindi, ancora porte aperte, ma lasciando solo uno spiraglio, anche perché questo sembrano imporre la pressione degli irregolari alle frontiere e l'avanzata dell'estrema destra, che cavalca il tema dell'invasione degli immigrati.

In Germania, secondo le stime più aggiornate, ci sono 3,8 milioni di rifugiati in attesa che la loro pratica venga esaminata o respinta. Ma la loro presenza tollerata e costa alle casse statali circa 50.000 milioni di euro all'anno.

Con la carta di debito, che già funziona in alcuni Länder e che quest'estate verrà armonizzata a livello federale, non vengono ridotti i i benefici, ma, senza aiuti in denaro, i possibili racket che essi oggi generano potrebbero finire, Non ci sarà alcuna possibilità di trasferimenti nazionali o internazionali, evitando così le rimesse o il pagamento dei debiti ai trafficanti di esseri umani.
Scholz ha definito "Patto per la Germania" il pacchetto di misure anti-immigrazione, poiché vi partecipano tutti i partiti politici attraverso i diversi governi regionali.
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