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Occhiali intelligenti al posto delle lenti progressive: la rivoluzione finlandese che legge lo sguardo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Occhiali intelligenti al posto delle lenti progressive: la rivoluzione finlandese che legge lo sguardo
Le lenti progressive, per decenni compagne indispensabili di milioni di persone affette da presbiopia, potrebbero presto diventare obsolete. A minacciare il loro primato arriva una nuova tecnologia sviluppata da una startup finlandese che promette di cambiare radicalmente il modo in cui vediamo — letteralmente. Si tratta di occhiali da vista con lenti a messa a fuoco automatica, capaci di adattarsi istantaneamente alla distanza dello sguardo, superando i limiti fisici e ottici delle attuali soluzioni multifocali. Una promessa che suona come una svolta: niente più compromessi visivi, niente più affaticamento nel passaggio dalla lettura al panorama.

Occhiali intelligenti al posto delle lenti progressive: la rivoluzione finlandese che legge lo sguardo

Il cuore della tecnologia sviluppata dalla startup nordica risiede in un mix avanzato di sensori di tracciamento oculare e lenti a cristalli liquidi. I sensori registrano in tempo reale dove si posa lo sguardo e determinano la distanza dell’oggetto osservato. A quel punto, in appena 0,2 secondi — meno del tempo necessario a sbattere le palpebre — i cristalli liquidi all’interno delle lenti modificano la loro configurazione ottica, adattandosi per offrire una visione nitida a qualsiasi distanza. Che si tratti di leggere un messaggio sullo smartphone, guardare il volto di un interlocutore o scrutare l’orizzonte, le lenti fanno tutto da sole, senza richiedere al cervello di “imparare” una nuova messa a fuoco come accade oggi con le progressive.

Comfort visivo e precisione: le promesse sul tavolo

I primi prototipi sono già stati testati con risultati incoraggianti. Oltre alla velocità di risposta, la qualità ottica sembra reggere il confronto con le lenti tradizionali. Secondo i ricercatori, il comfort visivo aumenta in modo significativo, specialmente nelle situazioni che oggi causano maggiore disagio agli utenti di progressive: cambi improvvisi di distanza, lavori di precisione o lettura prolungata. Inoltre, il sistema consente una personalizzazione estrema: ogni utente può ricevere lenti tarate sul proprio profilo visivo e sulle proprie abitudini quotidiane, aggiornabili via software.

Arrivo sul mercato e ostacoli da superare


Nonostante l’entusiasmo suscitato dalla tecnologia, la commercializzazione su larga scala non è ancora dietro l’angolo. Secondo la startup, saranno necessari ancora due o tre anni prima che gli occhiali a messa a fuoco automatica possano arrivare sul mercato in forma stabile, certificata e con costi sostenibili. I principali ostacoli sono legati al peso, all’autonomia delle batterie — oggi limitata a poche ore — e alla resistenza nel tempo dei cristalli liquidi. Ma il settore è in fermento, e investitori e grandi gruppi dell’ottica stanno già osservando con attenzione.

Una nuova era per la visione umana?

Se la scommessa della startup finlandese dovesse rivelarsi vincente, potremmo essere di fronte non solo a un’evoluzione tecnica, ma a una trasformazione culturale del rapporto tra occhiali e visione. La prospettiva è quella di occhiali intelligenti capaci non solo di sostituire le lenti progressive, ma di integrarsi con altri dispositivi digitali, come smartphone e assistenti vocali, fino a diventare veri e propri strumenti di realtà aumentata quotidiana. In attesa del giorno in cui gli occhiali non serviranno più, potremmo almeno immaginare un futuro in cui vedremo bene, sempre, e senza sforzo.


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