Fedez e Rosa Chemical, insieme?

C’era una volta il Festival di Sanremo, quel rassicurante varietà per signore in pelliccia e mariti che russano durante l’assolo di Gigi D’Alessio. Poi, senza preavviso, apparve Rosa Chemical: glitterato, androgino, e armato di labbra pronte all’offensiva. Il bersaglio? Fedez, già provato dalla vita matrimoniale, dai podcast, e da un’overdose di tatuaggi facciali.

Fedez e Rosa Chemical, insieme?

Durante una performance che sembrava uscita da un sogno lucido di David Bowie con la regia di Lory Del Santo, Rosa salta sulle ginocchia di Fedez e lo bacia. Il pubblico a casa si divise: metà si mise a cercare su Google “è reato?” e l’altra metà svuotò la lavastoviglie per non pensarci.

Oggi, dopo anni di silenzi e meme, Rosa Chemical rivela: “Avevo una relazione, ma andavo a letto con altri. E Fedez? L’ho baciato perché volevo.” Un’affermazione che in Italia è più scioccante del ritorno dell’IMU sulla prima casa.

Il vero trauma, però, non fu il bacio. Fu il fatto che non ci fosse una spiegazione moralistica dietro. Nessun messaggio sociale, nessun inno alla fluidità, solo: “L’ho fatto perché sì.” In un Paese dove persino il parmigiano ha bisogno di una DOP per esistere, questa libertà brucia più di un peperoncino calabrese ingerito a stomaco vuoto.

Fedez, nel frattempo, rimane in silenzio stampa. Alcuni sostengono che non ricordi nulla per il troppo trucco, altri che stia aspettando che Chiara Ferragni pubblicizzi la reazione come limited edition.

Sanremo, come sempre, è il vero protagonista: tempio del melodramma, culla del cringe, santuario dell’Italia che vorrebbe trasgredire ma si vergogna a farlo senza coperta.

E così resta il dubbio: Fedez e Rosa Chemical, insieme? Solo per un bacio. Ma in Italia, anche un bacio può diventare una rivoluzione. O almeno un dramma da prima serata.