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Roma, la valanga azzurra per l’Europa pronta a riempire la piazza

- di: Bruno Coletta
 
Roma, la valanga azzurra per l’Europa pronta a riempire la piazza
Roma si prepara a un evento storico: il 15 marzo migliaia di persone si raduneranno pacificamente a Piazza del Popolo per una manifestazione che si annuncia come una vera “valanga azzurra” a favore dell’Europa. Un moto spontaneo della società civile, un’ondata di speranza che nasce dal basso e richiama cittadini di ogni età e provenienza. L’obiettivo è chiaro: ribadire con forza l’importanza dell’Unione Europea, il suo ruolo nel garantire pace, diritti e democrazia e la necessità di un’Europa più forte, più coesa e più giusta.

Un’iniziativa senza precedenti
L’idea di scendere in piazza è nata grazie all’appello del giornalista Michele Serra e ha rapidamente guadagnato terreno. Sindaci di grandi città, associazioni culturali e sociali, sindacati, movimenti studenteschi e semplici cittadini hanno aderito con entusiasmo. “Non possiamo restare a guardare mentre l’Europa rischia di essere schiacciata da spinte sovraniste e divisioni interne”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il 15 marzo la capitale sarà il cuore pulsante di un’Europa che vuole rilanciarsi, con più democrazia, più giustizia sociale e una visione chiara per il futuro”.
Milano, Torino, Napoli, Bologna e tante altre città hanno organizzato autobus e treni per portare manifestanti nella capitale. Piazza del Popolo, storicamente teatro di grandi eventi popolari, si trasformerà in un mare azzurro di bandiere europee, cartelli, striscioni e canti per celebrare un’Europa viva e combattiva.

Una manifestazione trasversale
Non si tratta di una protesta contro qualcuno, ma di un richiamo forte e positivo ai valori fondanti dell’UE. La partecipazione di studenti, lavoratori, pensionati, artisti e intellettuali dimostra quanto il progetto europeo sia ancora una speranza per molti.
I sindacati, tra cui la FIM-CISL, hanno confermato la loro presenza con lo slogan Lavoro, diritti e pace: l’Europa che vogliamo”. Il segretario generale Roberto Benaglia ha spiegato: “Non possiamo permettere che la nostra casa comune si sfaldi. Il 15 marzo dimostreremo che l’Europa non è solo un progetto politico, ma una realtà che ha migliorato la vita di milioni di persone”.
Allo stesso modo, anche il mondo accademico e culturale ha abbracciato la causa. L’Università di Roma La Sapienza ha promosso dibattiti e incontri nei giorni precedenti la manifestazione. “L’Europa non è perfetta, ma è la migliore risposta alle sfide del nostro tempo” ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni.Chiunque abbia a cuore la democrazia e la cooperazione internazionale deve essere in piazza il 15 marzo”.

Le parole dei giovani: “Vogliamo un’Europa senza muri”
Tra i protagonisti dell’evento ci saranno anche i giovani. Studenti e associazioni giovanili hanno espresso un forte entusiasmo per questa giornata di mobilitazione. “Siamo stanchi di un’Europa vista solo come un ente burocratico. Noi la vogliamo più vicina alle persone, capace di affrontare le sfide del nostro tempo come il cambiamento climatico, i diritti sociali e il lavoro” ha affermato Maria, 22 anni, studentessa di scienze politiche.
L’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) ha annunciato la propria adesione con parole chiare: “Il nostro impegno è costruire ponti, non muri. Scendiamo in piazza per un’Europa della pace, della solidarietà e della speranza”.

Un’onda che travolge le divisioni

Nonostante alcune voci critiche, come quelle di EMERGENCY e ARCI che hanno espresso riserve sull’evento, la manifestazione del 15 marzo sarà un messaggio inequivocabile: gli europei vogliono più Europa, non meno. “Non possiamo accettare che le divisioni interne frenino il nostro cammino”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “L’Europa deve essere più forte, più equa e più vicina ai cittadini”.

Un momento storico per il futuro dell’Europa 
Un evento di piazza che vuole essere un segnale chiaro ai leader europei e ai governi nazionali: c’è una parte dell’opinione pubblica che crede ancora nell’Europa e chiede un impegno maggiore per renderla più equa, più giusta e più vicina ai cittadini.
Tra le proposte che emergeranno dalla piazza ci saranno la richiesta di una politica estera comune più efficace, di un maggiore investimento nei diritti sociali e del lavoro e di un’accelerazione del processo di integrazione europea. “Non possiamo fermarci a metà strada. Abbiamo bisogno di un’Europa più determinata nel rispondere alle crisi globali e nel proteggere i suoi cittadini”.

Verso una nuova Europa
Il 15 marzo, Roma diventerà il simbolo di un’Europa che non si arrende, che guarda al futuro con fiducia e che vuole restare unita per affrontare le sfide globali. Sarà una giornata di festa, di impegno e di determinazione. Una valanga azzurra destinata a lasciare il segno nella storia dell’Unione Europea e a ispirare altre città e nazioni a unirsi in un progetto di rinascita per l’Europa.
L’attesa cresce di giorno in giorno, e tutto lascia pensare che il 15 marzo sarà una data da ricordare. I cittadini europei stanno per far sentire la loro voce, dimostrando che l’Europa non è un’idea astratta, ma una realtà concreta da difendere e costruire ogni giorno.

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