Verifica dell’età per proteggere i minori online: Italia capofila in Europa

- di: Barbara Leone
 
Guardare video e foto sui social senza limiti, contattare chiunque, accedere a siti di scommesse o contenuti pornografici: attualmente è tutto possibile, anche per i giovanissimi. Basta un click, con il quale i minori possono dichiarare di essere maggiorenni e avere così accesso a contenuti non adatti alla loro età. Tuttavia, nei prossimi mesi questa situazione cambierà radicalmente: l’Italia si prepara, infatti, ad adottare un sistema sicuro per la verifica dell’età degli utenti online. Si tratta di un cambiamento significativo, che esclude i minori dall’accesso a contenuti pericolosi sul web, come richiesto da una normativa che sta prendendo piede anche in altri Paesi europei come Francia e Spagna. Il regolamento AGCOM (Autorità garante delle comunicazioni), approvato il 24 settembre 2024, stabilisce le modalità tecniche per l’accertamento dell’età degli utenti, in applicazione della legge nota come “Decreto Caivano”. Questo provvedimento è ora in attesa dell’ultimo via libera da parte della Commissione Europea, previsto nei prossimi mesi.

Verifica dell’età per proteggere i minori online: Italia capofila in Europa

Se tutto andrà secondo le previsioni, il sistema entrerà in vigore entro il 2025. “Mi aspetto che nel 2025 avremo il nuovo sistema operativo", ha dichiarato Laura Aria, commissaria di AGCOM. Questo regolamento nasce per rispondere a una normativa nazionale che inizialmente mirava a regolamentare i siti pornografici, ma che è stata ampliata per coprire anche altri contenuti pericolosi, in linea con il regolamento europeo Digital Services Act (DSA), che prevede misure di protezione per i minori.

Il nuovo regolamento italiano non si limita solo a proteggere i minori dall'accesso a contenuti pornografici, ma include anche il gioco d’azzardo, le scommesse e contenuti dannosi che possono essere facilmente trovati sui social. Tra questi ci sono violenza, odio, discriminazione e persino messaggi che possono nuocere alla salute dei giovani, come quelli che promuovono comportamenti autolesionisti o disturbi alimentari come anoressia e bulimia. Tutto ciò fa parte di un quadro normativo europeo che punta a garantire un ambiente online più sicuro per i minori. Le modalità di verifica dell’età proposte da AGCOM lasciano ampio spazio di manovra alle piattaforme online, che potranno scegliere come implementare tali sistemi. Tra le soluzioni già disponibili figurano SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE), strumenti già diffusi in Italia, oltre al futuro "Wallet digitale" europeo, che il nostro Paese intende lanciare in anticipo rispetto alla scadenza fissata al 2026. AGCOM, però, non impone una specifica tecnologia, adottando un approccio tecnologicamente neutrale che permette alle piattaforme di scegliere il metodo che preferiscono, a condizione che rispetti criteri chiave come sicurezza, privacy ed efficacia. Un elemento centrale del nuovo sistema è il principio del “doppio anonimato”, che garantisce la riservatezza dei dati personali. Il provider che fornisce la prova dell’età non conoscerà lo scopo del controllo, mentre la piattaforma saprà solo se l’utente è maggiorenne, senza avere accesso ad altre informazioni personali. Questo meccanismo, che impedisce la conservazione o l’incrocio dei dati tra diverse piattaforme, assicura che la privacy degli utenti sia tutelata in modo rigoroso.

La necessità di introdurre questo sistema nasce da una crescente preoccupazione per la sicurezza online dei minori, già evidenziata dal Garante per la Privacy, che da anni sollecita l’adozione di misure più stringenti. Il regolamento AGCOM è frutto di un processo di consultazione che ha coinvolto varie associazioni di consumatori e altri attori chiave, e rappresenta una risposta alle richieste di una protezione più efficace per i minori. Il governo italiano, che si è dichiarato favorevole già nel 2023, vede nel sistema di verifica dell’età un importante passo avanti nella tutela dei minori in rete. Anche le grandi aziende tecnologiche stanno reagendo a queste nuove normative. Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha già iniziato a sperimentare algoritmi per individuare i minori che si spacciano per maggiorenni. Tuttavia, come sottolinea Laura Aria, “lo fanno in modo sporadico e con dubbia efficacia. L’Europa vuole invece un sistema sistematico e garantito”. L’introduzione di questo nuovo sistema rappresenterà, quindi, un cambiamento significativo nell'esperienza online di tutti gli utenti. Ma gli esperti concordano sul fatto che sia necessaria soprattutto per garantire la sicurezza dei minori. L'obiettivo non è solo limitare l'accesso ai contenuti inappropriati, ma anche sensibilizzare gli adulti e i ragazzi sui rischi associati all'uso della rete. AGCOM prevede anche campagne di formazione per genitori, insegnanti e operatori del settore educativo, al fine di promuovere una cultura della sicurezza online. Un passo importante, dunque, verso una rete più sicura e protetta per i minori, in linea con gli sviluppi normativi a livello europeo. Con l'entrata in vigore del sistema di verifica dell’età, l’Italia diventerà uno dei primi Paesi a implementare un meccanismo di controllo dell’età su larga scala, aprendo la strada a una maggiore protezione dei minori in tutto il continente.

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