Ennio Doris: Banca Mediolanum, un modello rivoluzionario e vincente

- di: Redazione
 
Con Ennio Doris il mondo bancario italiano non perde soltanto un personaggio di spicco, ma anche un uomo che, con una buona dose di coraggio, unito alla convinzione della forza rivoluzionaria delle sue scelte, ha fornito alla gente un modello alternativo a quello consolidato dei nostri istituti di credito.
Doris, che si è spento la scorsa notte, all'età di 81 anni, è stato un innovatore, quasi un visionario, capace di ribaltare i canoni del rapporto tra banca e cliente. E per farlo ha rischiato, paradossalmente, di essere troppo avanti rispetto al resto del panorama finanziario del Paese.

Ci lascia Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum

Ennio Doris è stato un lavoratore feroce, laddove con questo termine si possa definire un uomo che ha perseguito con determinazione il suo sogno, quello di fare della banca un elemento della quotidianità della gente, qualcosa da non guardare con distacco o soggezione, capendo ben prima degli altri le opportunità dell'evoluzione tecnologica.
Per banale che possa sembrare, però, il suo battesimo pubblico - al di là del fatto che ha calcato i 'palcoscenici' bancari per decenni, collezionando successi e tagliando traguardi che altri pensavano gli dovessero essere negati - Ennio Doris l'ha avuto grazie ad una geniale campagna pubblicitaria, in cui lui, banchiere e quindi, per la narrazione corrente, facente parte di un Olimpo ristretto, ci mise, come si dice, la faccia.

Lo fece accettando di apparire in televisione non per una intervista o un intervento pubblico, ma come testimonial del suo sogno divenuto realtà, di quella Banca Mediolanum che sarebbe divenuta un modello per molti.
Lui, Ennio Doris, anziché mettersi dietro la scrivania, si piazzò davanti ad una telecamera e, grazie ad artifici della tecnica, si fece ritrarre, con un bastone, a disegnare un cerchio perfetto sulla sabbia, lasciandosi al centro della scena e accompagnando l'immagine con poche parole, che, ieri come oggi, hanno lasciato il segno, ''la banca intorno a te''. Un messaggio che ha ribaltato stereotipi e vecchie rappresentazioni, per fare di Banca Mediolanum un soggetto che la gente doveva considerare come dialogante e non solo come arido strumento di contrattazioni.

Il gusto di scommettere su sé stessi Doris se l'é sempre portato accanto, sapendo che, nel mondo delle banche, la rendite di posizioni sono sempre effimere se non le si supporta costantemente. E il supporto non si sostanzia solo nelle iniziative squisitamente legate all'attività di finanziamento. Lo ha concretizzato anche instaurando rapporti sempre più stretti e migliori, non solo nei confronti della clientela, ma anche di chi - dipendenti e collaboratori - ha fortemente contribuito al successo di Banca Mediolanum e di tutte le altre iniziative che Doris ha portato avanti, negli ultimi anni (non pochi, comunque) affiancato dal figlio Massimo, che ne ha raccolto l'eredità già prima che, pochi mesi fa, il padre facesse il classico passo indietro. Non quello che dicono in tanti di fare, restando invece ben saldi al comando, ma con la discrezione che lo contraddistingueva, facendo sentire la sua presenza, ma come punto di riferimento e null'altro.

''Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano in banca''. Già, perché per Ennio Doris in fondo tutte la attività che aveva avviato, creato, consolidato in questi decenni si condensava solo in una parola, banca. Come se i successi e gli allori per lui fossero solo un corollario del suo essere ''prima di tutto'' banchiere.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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