Eni, primo trimestre 2021: risultati deludenti, ma Descalzi sorride

- di: Redazione
 
Mostra una grande soddisfazione ed un’enorme fiducia nel futuro l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, commentando i risultati del gruppo nel primo trimestre del 2021. Lo fa parlando di "una robusta ripresa dei risultati, in particolare del settore E&P e nella chimica" e di un "miglioramento del quadro pandemico ed economico a livello globale che ci consente di guardare con ottimismo ai prossimi mesi".

In effetti sarebbe difficile attendersi un discorso di diverso profilo da parte di Descalzi, che deve fare il suo "mestiere" spandendo a piene mani ottimismo. Però l’ad di Eni sembra non prendere nemmeno in considerazione il fatto che i risultati del primo trimestre siano stati inferiori alle attese, penalizzando i titolo, che venerdì 30 aprile, data in cui sono usciti i risultati trimestrali,  ha perso il 2,67 per cento, a 9,93 euro.

Un segnale inequivocabile che i vertici di Eni dovrebbero tenere nella giusta considerazione perché sembra volere riportare il gigante energetico italiano con i piedi per terra, "consigliandogli" di non volare troppo alto, nel timore di brusche cadute. In ogni caso il primo trimestre del 2021 si è chiuso con un utile operativo adjusted di 1,32 miliardi di euro, a fronte di un utile netto adjusted di 270 milioni di euro.

Che è cinque volte quello dello stesso periodo del 2020, ma con evidenti differenze legate all’emergenza socio-sanitaria. Tanto è vero che l’utile è tornato a 856 milioni, rispetto alla perdita di 2,92 miliardi dello scorso anno.

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