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Leonardo e Fincantieri: come vola l’Italia nella difesa mondiale

- di: Matteo Borrelli
 
Leonardo e Fincantieri: come vola l’Italia nella difesa mondiale
Leonardo e Fincantieri: come vola l’Italia nella difesa mondiale
Tra bolle d’innovazione e sfide navali, l’industria bellica italiana accelera: i conti di Leonardo e Fincantieri, le strategie, i rischi.

L’industria globale della difesa vive una fase di espansione che ridefinisce gerarchie e modelli di business. La pressione degli scenari internazionali, gli investimenti in tecnologie dual use e l’ingresso di player nativi digitali stanno modificando la mappa del potere industriale. In questo contesto, l’Italia gioca la sua partita con due protagonisti: Leonardo e Fincantieri.

L’ordine mondiale: chi comanda davvero

La graduatoria internazionale racconta una realtà netta: gli Stati Uniti restano il baricentro con campioni come Lockheed Martin e RTX, mentre la Cina consolida la propria presenza industriale con gruppi di sistema in grado di presidiare catene del valore complete. L’Europa non è spettatrice: BAE Systems corre e si attesta come primo gruppo non statunitense, seguita da un nucleo franco-tedesco in ascesa. Il messaggio è semplice: non basta la tradizione, contano scala, integrazione e capacità di innovare in fretta.

Leonardo: risultati, traiettoria e cantieri aperti

Leonardo mostra progressi veri su ricavi, ordini e marginalità, spinta da elettronica per la difesa, aeronautica e soluzioni cyber. La società ha rafforzato la pipeline commerciale, incrementando il backlog e la visibilità sui flussi futuri. La crescita non è solo quantitativa: si sposta il baricentro verso prodotti a più alto contenuto tecnologico, con impatti positivi sui margini potenziali e sulla competitività internazionale.

Resta però la sfida dell’execution su programmi complessi, con tempi lunghi e supply chain stressate. Il tema della liquidità conta: in un settore dove gli anticipi e le milestone fanno la differenza, la disciplina finanziaria è un vantaggio competitivo.

Fincantieri: cantieristica in evoluzione e scommessa subacquea

Nel perimetro navale, Fincantieri combina crescita e trasformazione. La cantieristica tradizionale continua a generare volumi, ma la leva più interessante è l’area underwater, dove capacità ingegneristiche, sensoristica avanzata e integrazione di sistemi aprono spazi di mercato ad alto valore. Il nodo è duplice: gestire la volatilità dei programmi europei e mantenere la redditività mentre si investe per scalare tecnologie che richiedono tempo, capitale umano e partnership robuste.

Dove l’Italia può spingere davvero

Primo: accelerare sull’innovazione in droni, intelligenza artificiale, cyber difesa e spazio, portando i progetti dalla sperimentazione alla produzione scalabile. Secondo: potenziare la cooperazione europea per massa critica e interoperabilità, evitando duplicazioni costose. Terzo: avere una politica industriale coerente che favorisca filiere nazionali, formazione specialistica e certezza regolatoria. Quarto: garantire stabilità dei finanziamenti con pipeline chiare e contratti esigibili, perché tempi e cash flow sono l’ossigeno del settore.

Il cambio di paradigma: software, dati, autonomia

La difesa del prossimo decennio si gioca dove hardware e software si incontrano. L’ascesa di imprese focalizzate su AI, analytics e sistemi autonomi indica che il vantaggio competitivo si sposta sulla velocità di sviluppo, sull’integrazione tra piattaforme e sul ciclo rapido “dati-decisione-effetto”. Per l’Italia, la sfida è coniugare tradizione manifatturiera e leadership digitale: senza questo mix, il rischio è rimanere fornitori di componenti invece che architetti di sistema.

La partita è aperta

Leonardo e Fincantieri hanno trazione e un posizionamento che, se sostenuto da scelte pubbliche e private coerenti, può trasformarsi in vantaggio duraturo. La competizione però corre: innovare, integrare e consegnare diventa l’unica triade che conta. Se l’Italia passerà dagli annunci agli strumenti, potrà diventare un riferimento europeo nel nuovo volto della difesa. 

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