Descalzi: "Idrogeno può dare grosse soluzioni in campo industriale e in quello della mobilità"

- di: Daniele Minuti
 
Il Sole 24 Ore ha organizzato un evento denominato "La strategia sull'idrogeno e la transizione energetica", in cui sono stati discussi i temi dell'utilizzo delle fonti di energie alternative anche da parte dei grandi distributori. Su questo è intervenuto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.

Con le sue dichiarazioni, l'ad ha parlato del peso che ha attualmente l'idrogeno e del cammino che il mondo economico  deve compiere verso la decarbonizzazione: "Si parla di idrogeno da circa 30 anni e i miglioramenti ci sono stati nell'ultimo periodo, ma ora c'è la necessità di un mix energetico che ha bisogno di diversi vettori e di differenti risorse primarie: il 72% delle emissioni del mondo arrivano ancora dal carbone, poi c'è il gas e infine la parte rinnovabile che in Europa sta salendo ma senza riuscire a coprire tutto vista la crescita dei bisogni energetici. Per questo servono nuovi vettori e l'idrogeno può dare grosse soluzioni in campo industriale ma anche in quello della mobilità, specie quella pesante e che unita all'elettrico può velocizzare la decarbonizzazione".

Descalzi prosegue parlando dell'attività di Eni: "Ci siamo attrezzati e partiremo da stazioni di servizio multifunzionali con idrogeno, elettrico e biogas ma non in grande quantità visto che dobbiamo ragionare in base alla domanda: per ora il trasporto a idrogeno non è rilevante ma in futuro crescerà come successo con l'elettrico. È meno efficiente per la mobilità leggera ma il pieno si fa in pochi minuti: la prospettiva però è la mobilità pesante, come camion, navi e persino treni dove ora si usa il gasolio".

Quali prospettive per il futuro quindi? Secondo l'ad "il sistema energetico è guidato dalla tecnologia e non rallentare il sistema quando si vuole decarbonizzare, lavoriamo in funzione dei costi del mix e individuando gli obiettivi: vogliamo togliere la CO2 e quindi si parla di idrogeno decarbonizzato per le raffinerie che non possiamo chiudere. Se non lo facciamo, le emissioni continueranno, si tratta di una soluzione per decarbonizzare raffinerie, impianti chimici e powerplant. Guardando al traguardo del 2050 notiamo che la produzione di idrogeno sarà quadruplicata, il 43% sarà blu e il 48% sarà verde, quindi il piano Europeo e mondiale è ben definito. Lo stoccaggio della CO2 è un processo che nel mondo viene incentivato in quanto modo migliore per decarbonizzare sistemi energivori come raffinazione, vetro e chimica: tutte cose di cui abbiamo bisogno ma che devono essere liberate dal peso delle emissioni"
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