Credem-Università Cattolica: istituito un Advisory Board per il progetto Opinion Leader 4 Future

- di: Daniele Minuti
 
Si espande il progetto Opinion Leader 4 Future, nato all'inizio del 2020 e portato avanti grazie alla collaborazione fra la struttura di media relation del Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo  dell’Università Cattolica: è stato infatti istituito un Advisory Board composto da sei esponenti con un alto profilo istituzionale, col compito di fornire supervisione scientifica, diffusione e divulgazione dei risultati del progetto.

Credem e Università Cattolica espandono il progetto Opinion Leader 4 Future: istituito un Advisory Board

Il Comitato si riunirà ogni tre mesi e i suoi componenti stabili del board sono Mariagrazia Fanchi, Chiara Giaccardi, Silvio Malvolti, Patrizia Musso, Giuseppe Scaratti, Alberto Stracuzzi. La prima riunione è prevista per le 17:00 del 22 settembre con un tavolo di lavoro pubblico (in diretta sui canali digitali di Credem e Cattolica) sul tema “Come costruire insieme la nuova normalità, media e comunicazione al servizio della ripresa”, che vedrà coinvolto anche Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente del Gruppo Credem (nella foto).

Proprio il Presidente ha commentato: "Siamo molto soddisfatti di questa ulteriore evoluzione che dà grande prestigio e autorevolezza ai contenuti di ricerca del progetto visto anche lo spessore degli esponenti coinvolti. Un elemento qualificante è certamente la multidisciplinarietà che introduce diversi angoli e prospettive interpretative per conoscere meglio gli articolati meccanismi che regolano le informazioni a cui siamo esposti e le decisioni che quotidianamente assumiamo".

Mariagrazia Fanchi, Direttrice dell'Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo, ha poi aggiunto: "La costituzione dell’advisory board rappresenta uno strumento di implementazione del progetto da più punti di vista: non solo garantirà la supervisione scientifica, ma rappresenterà anche un supporto a livello di azioni di networking, public engagement e exploitation. Il progetto intende infatti creare strumenti e azioni atti a favorire l'impiego delle conoscenze generate dalla ricerca nelle attività di istituzioni, professionisti, policy maker e singoli cittadini. Le diverse competenze e sensibilità delle esperte e degli esperti riuniti nel Board, consentiranno alla ricerca di sintonizzare al meglio i propri obiettivi con i temi più urgenti e sfidanti dell'agenda sociale, economica, politica e culturale, del nostro Paese e del mondo".
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