Covid-19, AstraZeneca: "Il vaccino può ancora arrivare entro il 2020"

Il momentaneo stop alla sperimentazione del vaccino contro il Coronavirus prodotto da AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford è stato un duro colpo da digerire per la comunità scientifica mondiale, con il prototipo dell'azienda biofarmaceutica mondiale che era quello più avanzato nella terza fase dei test.

Gli esami hanno dovuto fermarsi per via dell'arrivo di una reazione ancora non spiegata in uno dei volontari, fatto che potrebbe rallentare di mesi e mesi il trial che avrebbe poi portato all'approvazione definitiva. Episodi come questi sono più che normali nel normale percorso per la creazione di un vaccino ma è chiaro che con tutti i riflettori del mondo puntati addosso, si tratta di una notizia accolta con molta negatività.

Oggi però sono arrivate dichiarazioni più ottimistiche da parte dell'amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot. L'ad del colosso farmaceutico ha parlato ai media inglesi: "Non sappiamo ancora con assoluta certezza quando ripartiranno i trial ma rimango comunque convinto che il progetto è ancora in corsa per avere una data sull'approvazione del vaccino da parte delle autorità sanitarie entro la fine dell'anno. Se questo accadesse, il vaccino sarebbe quindi disponibile entro il 2020 oppure all'inizio del 2021 anche se tutto dipende dalla velocità dei tempi di approvazione da parte dei regolatori".

La fretta è inevitabile visto che la pandemia da Covid-19 continua a viaggiare spedita in tutto il mondo ma va tenuto conto di tempi tecnici per il processo di sperimentazione che non possono essere accorciati: "Per adesso la diagnosi di infiammazione spinale del paziente in questione non è ancora confermata. Accadimenti come la reazione anomala e non spiegata da parte del volontario sono più che abituali nelle fasi di test per un vaccino" - continua l'amministratore delegato di AstraZeneca - "solamente che di norma non vengono messi sotto la lente di ingrandimento dal mondo intero".