Covid, il FMI: "È la contrazione peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale"

- di: Daniele Minuti
 
Il Fondo Monetario Internazionale dipinge un quadro di enorme difficoltà per l'economia mondiale per colpa delle conseguenze clamorosamente negative legate all'emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Coronavirus.

Il FMI ha analizzato la situazione attuale e non ha fatto giri di parole: "L'impatto economico dovuto alla pandemia è stato immenso in Europa e la ripresa dall'attuale crisi sarà parziale e non regolare".

Il Fondo chiarisce però che è stata fondamentale la risposta data dai paesi nell'evitare il baratro: "Le misure attuate per frenare il crollo sono state senza precedenti e sono riuscite ad evitare un risultato devastante. Se non fossero state messe in piedi ci sarebbe stata una recessione anche peggiore. Le banche sono entrate nel periodo della pandemia con forza e hanno mostrato una resilienza che, insieme alla risposta da parte della politica, ha evitato un forte credit crunch".

La previsione del Fondo Monetario Internazionale per il Prodotto Interno Lordo nel 2020 è una contrazione di circa il 7% per l'intero continente europeo, numero che rappresenterebbe "la peggiore contrazione dai tempi della fine della Seconda Guerra Mondiale, anche se rappresenta un passo avanti rispetto alle stime iniziali fatte a giugno che si aggiravano attorno al -8,5%". L'outlook generale è comunque molto incerto e l'impennata dei contagi in tutto quanto il continente rappresenta un nuovo rischio al ribasso, l'eventualità di un no-deal sulla Brexit potrebbe essere un nuovo e pesante shock all'intera attività".

Nel report diffuso dal FMI si legge che ad essere più colpiti sono i paesi maggiormente avanzati: "Nel gruppo di chi è stato più colpito ci sono Francia, Italia, Portogallo, San Marino, Gran Bretagna e Spagna: la loro attività economica si contrarrà di circa il 10%". Il dato italiano stimato sarà del -10,6% anche se per il nostro paese è previsto un rimbalzo del 5,2% durante il prossimo anno.
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