Bonomi: "Preoccupazione per la crescita dei prezzi delle principali commodity"

- di: Daniele Minuti
 
Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, è intervenuto durante l'assemblea di Elettricità Futura e nel suo discorso ha espresso i timori che lui e Confindustria provano notando l'aumento dei prezzi che riguarda il settore energetico ma non solo.

"Confindustria segue preoccupazione la crescita congiunturale dei prezzi delle principali commodity" - ha spiegato Bonomi - "compreso il prezzo dell'energia elettrica, salito di oltre l'80% rispetto a gennaio, quello del gas naturale da cui dipende il prezzo dell'energia elettrica cresciuto di circa il 100% sempre rispetto a gennaio e quello dell'anidride carbonica la cui crescita supera il 70%".

Il Presidente ha proseguito: "Queste instabilità vanno analizzate nei loro fattori di origine e gestite di conseguenza, non devono farci arretrare rispetto agli obiettivi di sostenibilità rispetto alle generazioni future, né mettere a repentaglio lo slancio produttivo del Paese, soprattutto in questa delicata fase di ripresa. C'è quindi la necessità di unire le forze per affrontare il cambio di paradigma del settore energetico, che è ormai irreversibile, con soluzioni ponderate. Il green new deal europeo ha imposto una forte accelerazione al processo della transizione energetica per rendere più raggiungibili i traguardi di neutralità climatica nel 2050: stiamo parlando di una sfida senza precedenti che deve essere affrontata con l'innovazione tecnologica".

Bonomi ha proseguito: "A breve presenteremo una proposta di riforma al Governo per un processo di decarbonizzazione che sia efficiente dal punto di vista economico e che tenga conto degli impatti sociali, con l'impegno delle imprese che non sarà sufficiente se il messaggio che perseguire la decarbonizzazione vuol dire sviluppare infrastrutture sarà accettato".

"Serve agire in comune"
- conclude il Presidente di Confindustria - "in modo da evitare l'effetto che ci porta a preoccuparci solo di ciò che accade nelle nostre prossimità, che ancora condiziona comunità e amministrazioni: purtroppo è ancora diffuso il contrasto fra le coralità con cui si chiede la tecnologia a bassa emissione e il rifiuto di essa quando si avvicina al proprio territorio, contrasto che pesa sulla bolletta del nostro paese per più di 600 milioni di euro annui".
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