Coldiretti: "Export agroalimentare da record a 60 miliardi nel 2022 (+17%)"

- di: Daniele Minuti
 
L'export agroalimentare italiani ha registrato un aumento del 17% nel 2022, dato che porta il risultato al record storico di 60 miliardi di euro, grazie ai grandi numeri di prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio dei prodotti italiani più venduti all’estero: è questo ciò che emerge dalle proiezioni di Coldiretti, fatte sulla base dei dati Istat sul commercio estero nei primi 11 mesi dell'anno appena concluso.

Coldiretti: "Export agroalimentare da record a 60 miliardi nel 2022 (+17%)"

"Il re dell’export tricolore si conferma il vino" - si legge nella nota - "per un valore stimato vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022,  grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero. Al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali con un volume di vendite all’estero che a fine anno voleranno ben oltre i 7 miliardi di euro mentre al terzo ci sono frutta e verdura fresche con circa 5 miliardi e mezzo di euro di export, ma ad aumentare in modo consistente sono anche l’extravergine di oliva, oltre a formaggi e salumi".

Un successo per la Dieta Mediterranea e la cucina italiana, considerata come migliore dieta al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana, nonostante i problemi legati al cambiamento climatico, all'impennata dei costi di produzione e alle scelte dell'Ue, in particolare quella legata alle etichettature che danneggiano fortemente il Made in Italy.

La Germania rimane il più importante mercato di sbocco dell'alimentare (+13%), davanti Stati Uniti (+20%) e Francia (+17%). Bene anche la Gran Bretagna (+18%) e Turchia (+23%), mentre cala del 20% la Cina e del 5% la Russia, a causa di guerra e sanzioni.

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti (nella foto), ha commentato: "Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Sarà fondamentale cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate".
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