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Borse europee in calo, Parigi giù del 2% dopo le dimissioni di Lecornu

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Borse europee in calo, Parigi giù del 2% dopo le dimissioni di Lecornu

L’uscita di scena del primo ministro francese Sébastien Lecornu, dimessosi a soli 27 giorni dalla nomina e congedato da Emmanuel Macron, ha scosso stamane i mercati europei.
A Parigi il Cac 40 è sceso fino a –1,94%, registrando la peggior performance tra i listini del Vecchio Continente. L’instabilità politica all’Eliseo, con il governo costretto a trovare un nuovo premier in tempi rapidi, ha indotto gli investitori a riposizionarsi, privilegiando i titoli considerati più difensivi.

Borse europee in calo, Parigi giù del 2% dopo le dimissioni di Lecornu

La correzione parigina ha pesato sull’insieme dei listini europei: Milano cede circa lo 0,6%, Francoforte –0,5%, Madrid –0,4%, mentre Londra ha limitato le perdite a –0,2%.
Gli operatori temono che la crisi politica possa rallentare le riforme economiche promesse da Macron, proprio nel momento in cui l’economia francese mostra segnali di rallentamento e i tassi della Bce restano elevati.

Settori più colpiti

A guidare i ribassi sul Cac 40 sono stati soprattutto i bancari e i titoli dell’energia, più esposti al rischio di volatilità politica e regolatoria. In calo anche i colossi del lusso, da tempo pilastro del mercato parigino, penalizzati dalle prese di beneficio e dalle incertezze sulla domanda globale.

Gli analisti: reazione emotiva ma da monitorare

Molti osservatori di mercato definiscono la flessione un “movimento di nervosismo” legato alla notizia politica, ma avvertono che l’instabilità potrebbe avere effetti più duraturi se il presidente Macron non riuscirà a nominare in tempi brevi un premier autorevole, in grado di rassicurare investitori e partner europei.
Secondo alcune case di investimento, l’eventuale prolungarsi della crisi frenerebbe l’avvio delle misure di bilancio e potrebbe pesare sul sentiment verso l’intera area euro.

Lo sguardo degli investitori
Il focus resta ora sui tempi della nomina del nuovo capo di governo francese e sulla risposta della Banca centrale europea, che a ottobre non dovrebbe modificare i tassi ma monitora attentamente le condizioni finanziarie dell’Eurozona.
Per i mercati, la stabilità politica in Francia è considerata un tassello essenziale per evitare nuovi episodi di volatilità sul debito sovrano e sui titoli bancari dell’area euro.

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