doValue, buoni risultati nel 2020 e consolidamento leadership nel Sud Europa

- di: Giuseppe Castellini
 
DoValue, società guidata da Andrea Mangoni (nella foto) e attiva nei servizi di credit management e real estate per banche e investitori - ha esaminato i principali indicatori economici e finanziari per il 2020. Il portafoglio gestito al 31 dicembre si attesta a 158 miliardi di euro, con una crescita del 20% rispetto ai 132 miliardi del 2019. In questo contesto, si conferma la leadership di doValue nel Sud Europa, con un portafoglio gestito pari a 161 miliardi di euro includendo anche i contratti firmati per i progetti ‘Icon’ in Grecia e ‘Marina’ a Cipro.

Da rilevare che le nuove masse in gestione nel 2020 crescono di oltre 13 miliardi di euro, per 8,6 miliardi da nuovi mandati e per 4,4 miliardi da flussi relativi a contratti di lungo periodo (‘contratti flusso’), superando la guidance per l’intero anno. I ricavi lordi aumentano del 15% rispetto al 2019, attestandosi a 418,2 milioni rspetto ai precedenti 363,8 milioni. L’Ebitda, esclusi gli oneri non ricorrenti, nel 2020 segna125,3 milioni, rispetto ai 140,4 milioni nel 2019 (-10,8%), con un margine Ebitda del 30%, sempre escludendo gli oneri non ricorrenti. Qui si fanno sentire gli effetti del rallentamento dell’attività di servicing per asset complessi e secured determinata dalla pandemia.

Bisogna considerare infatti, nell’analizzare i risultati, che l’attività di servicing per asset complessi e secured dipende da diversi servizi pubblici, in particolar modo un efficiente funzionamento del sistema legale che i clienti, banche e investitori, impiegano per soddisfare i loro crediti in modo tempestivo. Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha determinato una significativa riduzione della maggior parte di questi servizi, specialmente nel periodo di pieno lockdown (marzo-maggio), con una ripresa iniziata a partire da giugno. Tale ripresa è continuata nel terzo e quarto trimestre del 2020, supportando un trend di miglioramento delle collection e, di conseguenza, della redditività e della generazione di cassa. “Attualmente – afferma il Gruppo DoValue - nonostante i continui segnali di miglioramento, i livelli di efficienza dei sistemi legali e dei servizi pubblici nei paesi del Sud Europa non sono ancora tornati ai livelli usuali pre-pandemia”.

Riguardo all’uitima fase dell’anno, il periodo ottobre-dicembre del 2020, in linea con le aspettative, è stato contraddistinto da risultati positivi in termini di collection e acquisizione di nuovi contratti, con nuovi mandati di servicing in Italia e Cipro, comprendendo l’intera gamma di asset in gestione: Utp, Npl e Real estate servicing (Reo). Questo ha permesso a doValue di superare il proprio target per l’intero anno di nuovi mandati di servicing fissato nel novembre 2019, nonostante le interruzioni all’attività di business causate dal Covid, e supporterà i ricavi futuri a partire dal 2021. Su base geografica, la regione ellenica è stata outperformer. Il mercato del servicing in Sud Europa continua ad essere vivace, con istituzioni bancarie particolarmente propense ad accelerare i propri progetti sulla asset quality in vista dell’atteso aumento dei tassi di default, e doValue è stata in grado di assicurarsi nuovi mandati già a gennaio e febbraio 2021. Tra i fattori da monitorare nel breve periodo, fa presente il Gruppo, “in un contesto favorevole di medio termine per il settore, che sta mostrando un significativo volume di nuove opportunità di servicing da investitori, banche ed enti pubblici, sono le estensioni delle misure di sgravio sull’indebitamento come le moratorie, ancora attive nella maggiore parte dei paesi del Sud Europa e in scadenza entro la fine del primo semestre del 2021”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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