Banca Popolare di Sondrio, giornata cruciale per il CDA: OPS BPER nel mirino dei piccoli azionisti

Ieri le borse globali hanno chiuso in rialzo, nonostante le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti sulle importazioni di alluminio e acciaio al 25% e le misure cinesi in risposta. Tuttavia, l’incertezza del settore bancario ha lasciato il segno, con forti oscillazioni nei titoli coinvolti nelle recenti operazioni finanziarie.

Banca Popolare di Sondrio, giornata cruciale per il CDA

Oggi il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio si riunisce per esaminare l’offerta pubblica di scambio (OPS) da 4,3 miliardi di euro avanzata da BPER Banca. Nella seduta di ieri, il titolo della Popolare di Sondrio ha registrato un calo del 3,7%, chiudendo a 9,42 euro, dopo un rialzo del 5,39% nei giorni precedenti che lo aveva portato a 9,77 euro. Gli scambi hanno raggiunto quota 15 milioni di azioni, un numero quasi dieci volte superiore alla media giornaliera mensile di 1,6 milioni.

Anche altre banche coinvolte nel cosiddetto “risiko bancario” hanno mostrato variazioni negative: BPER Banca ha perso l’1,8%, Banco BPM il 2,5%, mentre Monte dei Paschi di Siena ha chiuso in ribasso dell’1,4%.

Con il consiglio d’amministrazione riunito e a pochi giorni dalla pubblicazione di un bilancio 2024 che evidenzia una crescita, il mercato resta in attesa delle decisioni della Popolare di Sondrio. Le ipotesi sul tavolo sono due: una resistenza all’OPS di BPER, oppure l’avvio di un confronto per valutare una possibile integrazione. Oggi tutti gli occhi sono puntati su Piazza Garibaldi, sede della banca valtellinese, in attesa delle strategie che l’istituto sceglierà di adottare.