Maione (Banca MPS): "Il risanamento ha avuto successo, guardiamo al futuro con fiducia"

- di: Redazione
 

Il risanamento della Banca effettuato con successo dal top-management guidato dall’Ad Luigi Lovaglio, utile in volo, i punti di forza del modello di business del Gruppo Montepaschi e la sua vocazione storica per la sostenibilità, la possibilità di dare vita al Terzo polo bancario in Italia dopo Banca Intesa e Unicredit, la chance del Pnrr, il futuro dell’Istituto orientato alla crescita facendo leva su competenze, storia e presenza capillare sul territorio nazionale, capaci di supportare processi di sviluppo sempre più ambiziosi. Di tutto questo parliamo con il Presidente Nicola Maione.

Banca MPS: intervista al Presidente, Nicola Maione

Upgrade dei rating, ritorno alla distribuzione dei dividendi, forte livello di patrimonializzazione e così via. Presidente Maione, l’ultimo anno e mezzo ha rappresentato una vera svolta per Banca Monte dei Paschi. 

Banca MPS ha seguito un efficace percorso di cambiamento e crescita, imprimendo una svolta importante rispetto al posizionamento della banca di qualche anno fa. Oggi, Banca Monte dei Paschi è infatti una banca risanata ed è riconosciuta come una delle migliori nel panorama italiano. Ha finalmente riaffermato il suo reale valore, un valore costruito su una storia secolare, una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e le competenze e la passione dei nostri dipendenti. Abbiamo tutti creduto in un nuovo progetto industriale per il futuro della banca che ci ha condotto a riconquistare un ruolo strategico nel nostro sistema bancario. I risultati ottenuti fino ad oggi sono solidi e sostenibili nel tempo.

Il Cda della Banca ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2024, dai quali emerge un ulteriore miglioramento della performance operativa, un utile netto pari a 333 milioni di euro, in crescita del +41,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una forte solidità patrimoniale.

Ripensando al passato, siamo molto orgogliosi dei risultati conseguiti nell’ultimo periodo, dopo anni estremamente difficili. Adesso possiamo guardare al futuro con fiducia e continuare a impegnarci per raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi. La Banca ha cambiato passo, con il recente rinnovamento del top-management siamo ora in una posizione in cui abbiamo ulteriormente rafforzato la capacità della Banca di raggiungere gli obiettivi prefissati. Esistono tutti i presupposti per continuare a lavorare bene nella giusta direzione e siamo orgogliosi di aver ridato credibilità a una banca con 550 anni di storia.

Il punto di forza del passato del Gruppo Montepaschi, ossia essere la Banca vicina ai territori, con radici profonde nel legame con il mondo economico e sociale delle varie realtà, viene rafforzato, mantenuto o indebolito dal nuovo corso dell’Istituto? In altre parole, resta una scelta strategica di fondo o no?

Banca MPS è una banca con una storia secolare alle spalle, un forte senso identitario che nasce dalla base e da una solida presenza sui territori in cui è attiva. Questo spirito è sempre stato il suo punto di forza e continuerà ad esserlo anche in futuro.

Crediamo che tutte quelle realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni che rappresentano il cuore del tessuto economico dell’Italia e ne fanno un unicum nel panorama internazionale sono il vero elemento distintivo da valorizzare per far crescere il Paese. Il lavoro della Banca non può prescindere dall’ascolto delle istanze economiche e sociali del mondo delle imprese e l’impegno di MPS in questa direzione continuerà sempre.  

Ha affermato che “Banca Monte dei Paschi di Siena è definitivamente fuori dal guado e ora può muoversi in maniera proattiva ed essere il ‘pivot’ che può creare “il terzo polo bancario dietro Intesa Sanpaolo e UniCredit”. A tale proposito i rumors sono tanti e mutevoli. Cosa bolle davvero in pentola? E come la vede il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che al momento resta il primo azionista della Banca con una quota del 26,732 per cento e che ha grande fiducia in lei, tanto che le ha confermato la nomina nonostante sia stato scelto da un precedente governo, cosa piuttosto rara in Italia?

Come Presidente della Banca mi attengo ai fatti e non ai troppi rumors relativi al destino dell’Istituto, ma mi preme sottolineare che MPS è tornata ad essere un asset di valore per il sistema Paese come testimoniato anche dal successo dei collocamenti delle quote del capitale da parte del MEF.

La decisione sul futuro della Banca, come in più occasioni ribadito, spetta agli azionisti ed in primis al MEF. Quello che posso affermare è che nello scenario attuale le opzioni per Banca MPS, grazie alla formidabile ripresa di questi ultimi due anni portata avanti dal Consiglio di Amministrazione e da tutto il management guidato dall’Ad Luigi Lovaglio, sono molteplici e tra queste anche un’eventuale operazione di aggregazione propedeutica alla nascita di un polo bancario forte, obiettivo auspicato più volte dal Governo.

L’unica certezza che ho è che il futuro della nostra Banca sarà un futuro di crescita e di successo in quanto abbiamo competenze, storia, credibilità e standing capaci di supportare processi di sviluppo sempre più ambiziosi.

L’Italia ha la grande occasione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), importante per tutto il Paese ma particolarmente importante per dare una spinta alla competitività e sviluppo del Mezzogiorno, che si riverbererebbe in maniera significativa sulla crescita dell’intero Paese. MPS è tra le banche leader nel Mezzogiorno. Cosa state facendo per accompagnare le imprese del Sud Italia, non solo dal punto di vista finanziario ma anche da quello consulenziale, per accedere ai finanziamenti del PNRR?

Il PNRR è una leva cruciale ed è indubbio che possa rappresentare per il nostro Paese, e per il Mezzogiorno in particolare, un aiuto per contrastare la stagnazione, monitorando sempre i risultati da raggiungere e attuando tutte quelle azioni che possano contribuire a favorire la crescita economica, creando un ‘ecosistema’ favorevole per fare impresa e incrementare l’occupazione.

Due sono i grandi pilastri su cui poggia il Piano: la transizione ecologica e quella digitale. Pertanto, oltre all’effetto anticiclico generato dall’impatto degli investimenti, va tenuto conto anche della grande opportunità di rilanciare la crescita del Paese lungo binari di maggiore sostenibilità ambientale e sociale. Non abbiamo davanti soltanto la crisi climatica, ma il crescente peso delle disuguaglianze economiche e sociali, con particolare riferimento a quelle di genere, che occupano una parte significativa nelle missioni in cui si articola il PNRR. Consapevoli delle opportunità offerte dal Piano nazionale per il rilancio delle nostre imprese, Banca MPS si è impegnata fin dall’inizio per rispondere alle nuove esigenze e accompagna professionisti e imprenditori supportandone i progetti di sviluppo e crescita, anche e soprattutto nelle regioni del Sud Italia, contribuendo a sostenere lo sviluppo economico, a rafforzare la base produttiva e a migliorare le condizioni economiche del Paese.

Oggi la sostenibilità ha assunto un ruolo fondamentale abbracciando ogni settore in maniera trasversale. Come si posiziona il Gruppo Montepaschi rispetto a queste tematiche?

Il Gruppo Montepaschi ha una vera vocazione storica verso tutte le tematiche legate alla sostenibilità, che si riflette in ogni ambito della sua attività. Sin dalla sua nascita ha avuto a cuore il rapporto con il territorio, l’ambiente e le comunità di riferimento. Ed oggi prosegue nel percorso di sviluppo mettendo al centro delle strategie aziendali l’attenzione ad una crescita sostenibile come chiave per creare valore sociale ed economico nel lungo periodo e nel rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente. Già da diversi anni il Gruppo è attivamente impegnato nell’integrare i principi Esg nella gestione delle proprie attività, tenendo conto dei tre pilastri della sostenibilità: governo societario, sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale. Al proprio interno, per esempio, ha promosso un nuovo approccio e comportamenti virtuosi, volti a limitare l’impatto ambientale e favorire un clima inclusivo fondato sulla valorizzazione della pluralità, dell’inclusione e dell’equità delle persone mediante programmi di sensibilizzazione e formazione legati al tema della Diversity&Inclusion.

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