Tra innovazione e tradizione, un biennio di spettacoli al Teatro Greco di Siracusa

- di: Francesco D'Alfonso
 
"Le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa sono un evento grandioso che si ripete da 107 anni e trova il suo fondamento su due pilastri: l’unicità della proposta culturale, le tragedie dei grandi autori greci recitate nel loro contesto culturale, e la grandiosità della messa in scena. Sono i veri motivi di richiamo di un pubblico che nei numeri non ha eguali nel teatro italiano. Questo evento grandioso dal 1914 a oggi è stato fermato solo dalle due guerre mondiali e, nel 2020, dall’emergenza sanitaria".

Con queste parole Francesco Italia, presidente della Fondazione Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico, ha presentato la 56° e la 57° stagione di spettacoli in programma al Teatro Greco di Siracusa, annunciando per la prima volta in 107 anni di storia le produzioni del prossimo biennio. Dopo il rinvio della stagione 2020 a causa dalla pandemia, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico lancia un forte segnale di ripresa offrendo al pubblico 48 grandi serate teatrali per l’estate 2021, che coinvolgeranno oltre cento artisti italiani e stranieri. In programma anche una mostra multimediale, Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dopo la Grande guerra e l’epidemia di Spagnola che sarà inaugurata giovedì 1 luglio a Palazzo Greco a Siracusa e resterà aperta fino al 30 settembre 2022, prima di essere circuitata in altre città italiane e all’estero.

Dal 3 luglio al 21 agosto 2021 saranno tre le produzioni in scena: Coefore Eumenidi di Eschilo per la regia di Davide Livermore nella traduzione di Walter Lapini, Baccanti di Euripide diretta dal catalano Carlus Padrissa, fondatore de La Fura dels Baus, con la traduzione di Guido Paduano, e la commedia Nuvole di Aristofane per la regia di Antonio Calenda con la traduzione di Nicola Cadoni. Il programma del 2022 prevede invece la messa in scena di Edipo Re di Sofocle con la regia di Robert Carsen, il grande regista canadese di fama internazionale, Premio Abbiati 2021, che debutterà al Teatro Greco di Siracusa, dell’Agamennone di Eschilo, la cui regia è affidata a Davide Livermore, che chiuderà così la sua Orestea, e dell’Ifigenia in Tauride di Euripide, che vedrà un altro debutto, quello del giovane e talentuoso regista Jacopo Gassman. Coefore Eumenidi, coprodotto con il Teatro Nazionale di Genova, vedrà protagonisti, fra gli altri, Laura Marinoni nel ruolo di Clitennestra, Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra), Stefano Santospago (Egisto), Giancarlo Judica Cordiglia (Apollo), Maria Grazia Solano (la nutrice), Olivia Manescalchi (Atena), Sax Nicosia (immagine e voce di Agamennone). Nel cast di Baccanti ci saranno Lucia Lavia (Dioniso), Ivan Graziano (Penteo), Stefano Santospago (Cadmo), Linda Gennari (Agave) e Antonello Fassari (Tiresia). Nuvole di Aristofane vedrà in scena Nando Paone (Strepsiade), Antonello Fassari (Socrate), Stefano Santospago (Aristofane), Galatea Ranzi e Daniela Giovanetti (corifee), Massimo Nicolini (Filippide), Maurizio Marchetti (il discorso peggiore) e Stefano Galante (il discorso migliore). "Ritrovare la nostra socialità piena, questa estate, nel cuore del Mediterraneo, e ritrovarla nel segno non soltanto della movida, delle spiagge e del cibo, ma nel segno della cultura, dell’arte, dello spettacolo ha il valore di una rinascita più che simbolica" – ha dichiarato Antonio Calbi, sovrintendente della Fondazione Inda – "vuol dire ritrovare noi stessi, la nostra umanità, nel teatro scolpito nella roccia del colle Temenite, che rappresenta una delle architetture più straordinarie che l’uomo abbia inventato, per vivere un’esperienza di condivisione di bellezza, pensieri, emozioni".

Un altro elemento che connota la stagione 2021 è il coinvolgimento massiccio, nelle tre produzioni, degli allievi dei tre corsi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, cui la Fondazione sta dando nuovo slancio, in direzione del suo riconoscimento quale accademia di rilevante interesse nazionale e internazionale, per la qualità dell’offerta formativa e per la sua specificità, quella cioè di formare interpreti a tutto tondo, attraverso lo studio non solo della recitazione, ma anche del canto e dell’arte scenica, con la prosecuzione della formazione direttamente sul palcoscenico. "Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha definito la Fondazione Inda “un’eccellenza mondiale” " – conclude il presidente Francesco Italia"E’ una definizione che ci onora e ci spinge a anche quest’anno, come da 107 anni a questa parte, a produrre una stagione di altissima qualità con spettacoli che, ne sono certo, rimarranno nella mente delle migliaia di spettatori che decideranno di venire a Siracusa ad assistere alle nostre rappresentazioni classiche".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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