America Latina unita contro le pretese di Trump sul Canale di Panama

- di: Bruno Coletta
 
Le recenti dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo al Canale di Panama hanno suscitato una forte reazione da parte del governo panamense e dei leader dell’America Latina. Trump ha espresso l’intenzione di riprendere il controllo del Canale, criticando le tariffe applicate alle navi statunitensi e insinuando una crescente influenza cinese nella regione.

Le dichiarazioni di Trump e la risposta di Panama
In una serie di interventi pubblici e post sui social media, Trump ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero “riprendersi il Canale di Panama” a causa delle “tariffe ridicole” imposte alle navi americane. Ha inoltre espresso preoccupazione per la presunta influenza cinese sul Canale, dichiarando: "Non permetteremo che il Canale cada nelle mani sbagliate".
Il presidente panamense, José Raúl Mulino, ha risposto con fermezza, affermando: “La sovranità del nostro Paese e del nostro Canale non sono negoziabili”. 
Ha sottolineato che il Canale appartiene a Panama e continuerà ad esserlo, respingendo le accuse di interferenza straniera.

Reazioni in America Latina
Le dichiarazioni di Trump hanno provocato una reazione unanime in America Latina. Il presidente del Partito Comunista del Cile, Lautaro Carmona, ha definito la minaccia di Trump “un nuovo intervento in territorio latinoamericano”. 
Il ministro degli Esteri cileno, Alberto van Klaveren, ha ribadito il sostegno del Cile alla gestione panamense del Canale, definendola “essenziale per il nostro commercio estero”.
Anche il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), Luis Almagro, ha espresso il suo sostegno a Panama, sottolineando l’importanza del rispetto dei trattati internazionali che garantiscono la sovranità panamense sul Canale. 

Il contesto storico e l’importanza del Canale
Il Canale di Panama, inaugurato nel 1914, è una via d’acqua artificiale che collega l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico, rivestendo un ruolo cruciale nel commercio marittimo globale. Gli Stati Uniti hanno mantenuto il controllo del Canale fino al 1999, quando è stato trasferito definitivamente a Panama in base ai trattati Torrijos-Carter del 1977 
Oggi il Canale rappresenta circa il 5% del traffico marittimo mondiale ed è fondamentale per l’economia panamense, contribuendo significativamente al Pil nazionale
La Cina è il secondo maggiore utilizzatore del Canale, dopo gli Stati Uniti, e ha investito in infrastrutture portuali nella regione, aumentando la sua presenza economica.

Conclusioni
Le affermazioni di Trump hanno riacceso il dibattito sulla sovranità del Canale di Panama, suscitando preoccupazioni sia a livello regionale che internazionale. La ferma risposta di Panama e il sostegno dei paesi latinoamericani evidenziano l’importanza del rispetto della sovranità nazionale e degli accordi internazionali. Resta da vedere come queste tensioni influenzeranno le relazioni tra gli Stati Uniti e i paesi dell’America Latina una volta che Trump assumerà ufficialmente la presidenza il 20 gennaio.

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