Da San Francesco a Fabrizio Plessi, gli appuntamenti del weekend

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: TUTTOPLESSI, Como, Palazzo del Broletto | © t-space studio

Per la prima volta a Roma il Cantico delle Creature

A 800 anni dalla sua stesura, la più antica copia del Cantico delle Creature di san Francesco arriva per la prima volta a Roma insieme a 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi conservate presso il Sacro Convento.

L’occasione è la mostra Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian Academy Foundation e l’Associazione Antiqua, in corso fino al 6 gennaio al Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Lo straordinario patrimonio librario esposto permette di cogliere aspetti inediti della cultura dell’Ordine, come l’ampiezza della riflessione filosofica e teologica, la particolare attenzione all’universo e l’apertura al mondo.

Grazie ai rari e preziosi manoscritti medievali e agli antichi testi a stampa esposti, l’esposizione getta un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano consentendo al visitatore di compiere un viaggio dal Medioevo fino all’età moderna. In mostra i visitatori potranno accedere al sapere dei francescani, elaborato in forza del loro ingegno e tratto dalle letture, dalle annotazioni e dallo studio e affidato alla loro custodia, per secoli, nella ricca biblioteca, in un reciproco scambio tra riflessione teologica e sapere scientifico.

A Milano 50 opere raccontano Giosetta Fioroni

Fino al 2 dicembre la galleria M77 di Milano ospita la mostra Giosetta Fioroni. Speculum, a cura di Cristiana Perrella, realizzata in collaborazione con la Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni e con l’artista stessa.

Cinquanta lavori raccontano l’intero arco della lunga carriera dell’artista romana, classe 1932, attraverso il tema dello sguardo e della rappresentazione dell’alterità femminile.

Se la prima delle tre sezioni, Guardare, comprende una serie di Argenti, opere realizzate nel corso degli anni Sessanta, la seconda tappa, GUARDARSI, abbraccia una serie di autoritratti che rappresentano diversi e successivi momenti del percorso dell’artista, come l’Autoritratto a sette anni (1971-72). La terza e ultima sezione, ESSER GUARDATA, presenta una serie di ritratti fotografici di Giosetta Fioroni realizzati da autori come Mario Dondero a Ugo Mulas a Elisabetta Catalano.

A Como arriva Fabrizio Plessi

L’acqua, il fulmine, il fuoco, la lava, l’oro, il fumo avvolgono Palazzo del Broletto a Como.

Fino al 17 novembre il visionario pioniere della videoarte e delle videoinstallazioni in Italia,

Fabrizio Plessi, sarà protagonista con un grande progetto espositivo che riassume sessant’anni di carriera.

Ad accogliere il pubblico in visita alla mostra intitolata TUTTOPLESSI, saranno sei enormi portali tecnologici che rileggono le tematiche fondanti del suo lavoro, legate a elementi naturali.

Gli archi monumentali concepiti appositamente per Como generano un flusso d’immagini e suoni che raccontano accadimenti spazio-temporali: l’acqua che scroscia e scorre, il fulmine che scoppia, il fuoco che crepita e sale, la lava che si scalda ed esplode, l’oro che cola, il fumo che si dirada per fare spazio a uno scorcio tratto dalle Carceri di Giovanni Battista Piranesi.

A Padova i capolavori del disegno dal Musée de Grenoble

Quarantasette artisti dei principali movimenti artistici che hanno segnato la prima metà del XX secolo arrivano a Palazzo Zabarella, protagonisti di un percorso espositivo in 130 opere.

Maestri come Matisse, Picasso, Chagall, Miró, Modigliani, e ancora Signac, Bonnard, Vuillard, Rouault, Delaunay, Arp, Balthus, Cocteau brillano nel percorso intitolato Matisse, Picasso, Modigliani, Mirò. Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble, a cura di Guy Tosatto, un viaggio tra composizioni su carta, dalla matita al carboncino, dalla tempera all'acquerello, alla gouache o al collage, dalla figurazione all’astrazione.

“Il mio disegno al tratto è la traduzione diretta e più pura della mia emozione” affermava Henri Matisse. Ed ecco che la mostra di Palazzo Zabarella diventa una preziosa occasione per confrontarsi con la dimensione più spontanea della creazione, con il lato più intimo e privato di ciascun artista.

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