Intesa Sanpaolo e il Fondo Edifici di Culto: una partnership per valorizzare il patrimonio culturale italiano

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Un passo significativo verso una gestione consapevole e innovativa del patrimonio artistico e culturale italiano. Intesa Sanpaolo e il Fondo Edifici di Culto (FEC) del Ministero dell’Interno hanno ufficializzato una collaborazione che punta alla valorizzazione delle opere d’arte e dei beni archivistici e librari distribuiti in tutto il Paese. L’accordo, siglato presso la sede del Ministero dell’Interno, rappresenta un modello di integrazione tra competenze economiche e culturali, con l’obiettivo di garantire la conservazione e la promozione della ricchezza artistica nazionale.

Intesa Sanpaolo e il Fondo Edifici di Culto valorizzano il patrimonio culturale italiano

Grazie all’esperienza maturata nella gestione della propria collezione artistica, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione le sue competenze per la misurazione del valore di mercato delle opere del Fondo Edifici di Culto. Il patrimonio del FEC, che comprende oltre 860 chiese di rilevanza storico-artistica, non è solo un simbolo della tradizione religiosa italiana, ma anche un elemento chiave per il turismo culturale e per collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali.

Questa partnership si avvale del supporto scientifico del professor Guido Guerzoni dell’Università Bocconi, che analizzerà le modalità di valorizzazione con un approccio a 360 gradi, considerando tanto gli aspetti economici quanto quelli organizzativi e gestionali. Il progetto prende ispirazione dal modello introdotto da Intesa Sanpaolo nel 2017, quando il gruppo ha avviato un programma di rivalutazione periodica delle 3.500 opere della propria collezione, ponendosi come benchmark nel settore bancario.

Un impegno per il futuro del patrimonio culturale

Il Fondo Edifici di Culto, parte integrante del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, gestisce un insieme eterogeneo di beni: chiese, musei, aree archeologiche e altre proprietà di elevato interesse storico. L’accordo firmato con Intesa Sanpaolo punta a garantire una gestione sostenibile e moderna di questi beni, che integri tradizione e innovazione per rispondere alle esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio.

La collaborazione è stata ufficializzata alla presenza di figure di spicco, tra cui Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, Laura Lega, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, e Michele Coppola, Direttore Generale delle Gallerie d’Italia. La loro presenza testimonia l’impegno congiunto nel costruire un modello di gestione in grado di mettere al centro il bene comune.

Verso una nuova visione della cultura come asset strategico

Questa partnership segna un’evoluzione nel modo di concepire la gestione del patrimonio artistico, non solo come simbolo di identità e storia, ma anche come risorsa economica e culturale per il Paese. Il connubio tra pubblico e privato si dimostra ancora una volta una leva strategica per lo sviluppo sostenibile, capace di integrare innovazione, valorizzazione e conservazione.

Un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e aziende possa contribuire al rilancio culturale e sociale dell’Italia, confermando il ruolo del patrimonio artistico come pilastro della nostra identità nazionale e del nostro sviluppo economico.
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