Auto, l’Italia rallenta: crisi Stellantis e boom cinese
- di: Matteo Borrelli
Il mercato dell’auto in Italia chiude un 2024 da dimenticare, segnato da un calo complessivo delle immatricolazioni e dalla contrazione delle vendite del gruppo Stellantis. Con 1,56 milioni di auto vendute, il settore registra un -0,5% rispetto all’anno precedente, confermando un trend negativo che pesa sull’intera industria.
Immatricolazioni in calo, elettrico al palo
Dicembre 2024 ha visto un ulteriore scivolone per il mercato italiano: solo 105.715 auto immatricolate, con un calo del 4,93% rispetto a dicembre 2023. Nonostante il rallentamento del declino rispetto a novembre (-10,8%), il quadro resta preoccupante. Il dato annuale riflette questa crisi: 1.558.704 immatricolazioni contro le 1.566.521 del 2023.
Le auto elettriche continuano a non decollare. Nel 2024 sono state immatricolate 64.983 vetture full electric, il 2% in meno rispetto al 2023, con una quota di mercato ferma al 4,2%. A dicembre il calo è stato ancora più marcato, con sole 5.853 unità vendute, il 14% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. “La transizione energetica rischia di arenarsi senza politiche più incisive”, ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente di ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).
Stellantis: un anno nero
Tra i protagonisti della crisi spicca Stellantis (nella foto il presidente John Elkann), che nel 2024 ha visto le sue vendite scendere a 452.615 unità, con una contrazione del 9,9% rispetto al 2023. Il gruppo ha perso tre punti percentuali di quota di mercato, scivolando dal 32% al 29%. Dicembre ha segnato un crollo ancora più netto: 24.411 auto immatricolate contro le 29.818 dell’anno precedente (-18,1%). “È un segnale chiaro che ci impone di rivedere le nostre strategie”, ammettonoi vertici dell’azienda, alle prese con la ricerca di un nuovo Ceo dopo le dimissioni di Tavares.
La Cina avanza, trainata da BYD
In un contesto di difficoltà, i produttori cinesi continuano a guadagnare terreno. BYD, leader globale nei veicoli elettrici, ha quintuplicato le sue vendite in Italia nell’ultimo trimestre del 2024. Con un aumento di oltre il 400%, l’azienda punta a conquistare una fetta crescente del mercato europeo. “La nostra espansione è appena iniziata. L’Italia rappresenta un pilastro della nostra strategia”, ha dichiarato Stella Li, vicepresidente esecutiva di BYD.
Cosa ci aspetta nel 2025?
Gli analisti sono divisi sulle prospettive per il prossimo anno. Se da un lato alcuni ritengono che incentivi più robusti e infrastrutture di ricarica più diffuse possano favorire un rimbalzo, altri temono che il rallentamento economico globale possa ulteriormente comprimere la domanda.
“È necessario un piano coordinato tra industria e governo per rilanciare il settore”, ha commentato Michele Crisci, presidente di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), sottolineando l’importanza di sostenere non solo l’elettrico, ma anche le tecnologie ibride e a basso impatto ambientale. Solo il 2025 dirà se l’Italia sarà in grado di invertire la rotta o se il declino proseguirà.