Argentina: migliaia di tonnellate di cibo per i poveri marciscono nei depositi, governo sotto accusa
- di: Redazione
Sapere che, in un periodo delicatissimo per una massa crescente di argentini, che vivono in una condizione di indigenza, migliaia di tonnellate di generi alimentari marciscono nei depositi per una ripicca del governo sta facendo aumentare la rabbia popolare a livelli insostenibili.
Da diversi giorni, i media sono inondati da immagini che mostrano pallet di lenticchie, latte in polvere, farina e altri prodotti di base stoccati nei magazzini a marcire. Una cosa che la gente ha scoperto sbalordita mentre la crisi economica attanaglia ormai vasti strati della popolazione.
Argentina: migliaia di tonnellate di cibo per i poveri marciscono nei depositi, governo sotto accusa
Vedere che, negli hangar, sono state ammassate da mesi seimila tonnellate di aiuti alimentari, destinati a essere distribuiti agli indigenti, ha portato la rabbia a livelli insostenibili.
Solo martedì scorso, dopo uno scontro legale e mediatico, i primi camion dell'esercito sono stati finalmente inviati per distribuire cibo prossimo alla data di scadenza, dopo che per diverse settimane il governo di Javier Millei si era rifiutato di farlo.
Ad alzare ulteriormente il livello dello scontro ci sono state notizie dei media, secondo le quali ci sarebbe un possibile scandalo di corruzione all'interno del ministero responsabile dell'Assistenza sociale, di fatto il detentore del più grande portafoglio ministeriale dell'amministrazione Milei.
Da quando Millei è salito al potere, il 10 dicembre scorso, le organizzazioni sociali, principali intermediari nella distribuzione del cibo attraverso le loro mense popolari, sono nel mirino del Governo, con lo stesso presidente che accusa i loro leader di essere ''gestori della povertà'' e di dirottare gli aiuti a proprio vantaggio.
L'impasse nell'autorizzare la distribuzione di generi alimentari da parte delle ong si è manifestato poco dopo l'insediamento di Sandra Pettovello quale ministro del Capitale umano – nel quale sono confluiti i precedenti portafogli dello Sviluppo sociale, Istruzione, Lavoro, Cultura e Donne, genere e diversità – , che ha dato corso ad una serie di verifiche dei programmi sociali. Ma, in attesa dell'esito di queste verifiche, le mense popolari gestite dalle associazioni (che, a causa del peggioramento della situazione economica, hanno visto aumentare in modo esponenziale il numero di bisognosi che vi fanno ricorso) non ricevono più alcun prodotto alimentare.
La decisione è stata fortemente contestata perché, dicono i suoi avversatori, appare come una misura ideologica e dogmatica che, volendo dare priorità alla lotta contro gli ''intermediari'', ha finito per colpire i destinatari dell'aiuto sociale.
Uno studio dell’Università Cattolica Argentina pubblicato il 3 giugno indica che il 55,5% della popolazione vive oggi al di sotto della soglia di povertà, rispetto al 44,7% nell’ultimo trimestre del 2023. A causa della crisi, il consumo di latte è aumentato altrove di quasi il 20%, secondo l’Istituto Argentino per lo Sviluppo Agroindustriale.