Affitti universitari, ecco dove costano di più a Milano e a Roma
- di: Barbara Bizzarri
Negli ultimi due anni, il mercato degli affitti nei quartieri universitari di Roma e Milano ha registrato aumenti significativi, superando le medie cittadine e accentuando le difficoltà per gli studenti nella ricerca di alloggi.
Affitti universitari, ecco dove costano di più a Milano e a Roma
Secondo un’analisi condotta da CENTURY 21 Italia, in collaborazione con Wikicasa, il fenomeno è trainato da fattori come il turismo, la crescita degli affitti brevi e una crescente domanda studentesca, che ha ridotto la disponibilità di soluzioni abitative a lungo termine.
Roma: crescite record a San Paolo e Bologna-Policlinico
A Roma, i prezzi degli affitti nelle aree universitarie sono cresciuti mediamente del 21,1% dal 2022. Il quartiere San Paolo, principale riferimento per l’Università di RomaTre, ha registrato l’aumento più marcato, con un incremento del +29%. Qui il costo medio è passato da 13 euro al metro quadro nel 2022 a 17 euro nel 2024. Bologna-Policlinico, nodo centrale per gli studenti dell’Università La Sapienza, ha visto una crescita del +22%, da 15,55 euro/mq a 19 euro/mq.
In controtendenza, l’area di Tor Vergata ha registrato un incremento più contenuto del +11%, inferiore di circa 10 punti percentuali rispetto alla media cittadina.
Secondo Mattia Colantuoni di Wikicasa, "il numero crescente di studenti fuori sede sta intensificando la domanda nei quartieri centrali, determinando un innalzamento consistente dei prezzi."
Milano: Bovisa e Bicocca trainano gli aumenti
A Milano, i canoni di locazione nei quartieri universitari sono aumentati mediamente del 21,6% dal 2022. Bovisa, area legata al Politecnico, guida la crescita con un incremento del +27%, che ha portato il costo al metro quadro da 15 a circa 19-20 euro.
Simili rialzi si sono verificati nelle zone limitrofe, come Dergano, Affori, Bovisasca, Comasina e Bruzzano. Bicocca, Niguarda, Testi e Parco Nord hanno visto un incremento del +26%, con prezzi passati da circa 15 euro/mq nel 2022 agli attuali 18,78 euro/mq. Altri quartieri universitari, come Corsica, Città Studi, Piola e Casoretto, hanno registrato una crescita del +23%.
Nonostante l’aumento più moderato del +20%, il quartiere Bocconi rimane il più costoso in assoluto, con una media di 24 euro/mq, superando i 23 euro/mq della media cittadina.
Turismo e affitti brevi: i principali motori del cambiamento
Secondo lo studio, la diffusione degli affitti brevi ha ridotto l’offerta di soluzioni a lungo termine, aggravando le difficoltà per gli studenti fuori sede. Marco Tilesi, CEO di CENTURY 21 Italia, sottolinea come "gli short rent rappresentino una scelta più flessibile per i proprietari, riducendo il rischio di morosità e aumentando la redditività degli immobili." Questa dinamica ha spinto molti studenti a cercare alloggi in quartieri secondari, purché ben collegati, dove però i canoni stanno aumentando in modo consistente.
Altre città universitarie: Firenze e Pisa al vertice degli aumenti
Tra le città universitarie italiane, Firenze e Pisa registrano i maggiori incrementi percentuali. A Firenze, i prezzi medi al metro quadro hanno superato i 22 euro, segnando un aumento del +44% rispetto al 2022. A Pisa, l’aumento è ancora più pronunciato, con un +45%, portando i costi oltre i 14 euro/mq.
Messina segue con un incremento del +43%, con prezzi passati da poco più di 6 euro/mq nel 2022 a quasi 9 euro/mq nel 2024. Al contrario, città come Perugia (+4,3%), Parma (+5,6%) e Ferrara (+5,1%) hanno mostrato aumenti contenuti, rimanendo quasi stabili rispetto alla media nazionale.
Andamento stagionale della domanda
Settembre e ottobre si confermano i mesi di maggiore attività nel mercato degli affitti, con richieste quattro volte superiori rispetto a febbraio, che rimane il mese meno attivo. La forte concentrazione di domande in autunno coincide con l’inizio dell’anno accademico, rafforzando la pressione su un mercato già caratterizzato da un’offerta ridotta e prezzi in continua ascesa.