• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Von der Leyen: "L’Europa sta lottando per pace e libertà"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Von der Leyen: 'L’Europa sta lottando per pace e libertà'

"Non illudiamoci: è una lotta per il nostro futuro". Nel suo discorso sullo stato dell’Unione, Ursula von der Leyen ha scelto toni netti e diretti. Davanti all’aula del Parlamento europeo, la presidente della Commissione ha collocato l’Europa in un passaggio cruciale: difendere pace e libertà significa, oggi, rafforzare la capacità militare dell’Unione e sostenere senza esitazioni l’Ucraina.

Von der Leyen: "L’Europa sta lottando per pace e libertà"

Il passaggio più concreto riguarda la decisione di destinare sei miliardi di euro a una nuova alleanza europea sui droni, costruita in stretta cooperazione con Kiev. Una mossa che, nelle intenzioni di Bruxelles, dovrà consolidare l’industria della difesa europea, aumentare l’autonomia tecnologica del continente e, allo stesso tempo, rispondere a una delle esigenze più urgenti dell’esercito ucraino.

La guerra come spartiacque
Von der Leyen ha ribadito che l’aggressione russa all’Ucraina resta "il banco di prova del nostro tempo". Per la presidente, il conflitto ha dimostrato che l’Unione non può più affidarsi esclusivamente agli Stati Uniti, ma deve accelerare sulla strada di una difesa comune. L’alleanza atlantica resta il perno, ma Bruxelles intende diventare un attore più autonomo. In questa logica, il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca – il diciannovesimo dall’inizio della guerra – è presentato come un ulteriore segnale di fermezza.

Competitività e industria

Non solo politica estera. Nel suo discorso, la presidente ha affrontato anche la questione economica. Le imprese europee, ha ammesso, soffrono un divario strutturale rispetto a Stati Uniti e Cina, in termini di costi energetici, investimenti e capacità di innovazione. La Commissione proporrà nuove misure per alleggerire la burocrazia e sostenere i settori strategici, ma il tema resta divisivo: da un lato la spinta verso deregulation e sostegno all’industria, dall’altro la difesa degli standard ambientali e sociali.

Le reazioni in aula
Il discorso ha raccolto consensi e critiche. I gruppi del Ppe hanno applaudito la linea dura contro la Russia e l’impegno per la difesa. I socialisti hanno apprezzato i passaggi su lavoro e diritti, ma chiedono più risorse per la coesione sociale. I liberali di Renew hanno insistito sulla necessità di accelerare l’integrazione militare. Molto più fredda la sinistra, che ha denunciato la “militarizzazione dell’agenda europea” e la riduzione dello spazio dedicato alla transizione verde.

Gli equilibri interni
Sul piano politico, il discorso rappresenta una svolta: von der Leyen, confermata al secondo mandato appena un anno fa, si è ormai ritagliata un ruolo di garante dell’unità occidentale, ma allo stesso tempo deve gestire un’Unione sempre più divisa. La scelta di privilegiare difesa e sicurezza a scapito di altre priorità – come il Green Deal – riflette le pressioni dei governi e la percezione di un’Europa che non può permettersi di restare vulnerabile.

Le ricadute per l’Italia

Per Roma, i passaggi più rilevanti sono due: la conferma dei fondi europei destinati al sostegno industriale, che potrebbero avere ricadute sulla filiera nazionale della difesa e dell’aerospazio; e la riaffermazione della necessità di una strategia energetica comune, tema che l’Italia considera centrale per ridurre il gap di competitività. Le imprese italiane guardano con attenzione anche all’apertura sulla semplificazione burocratica, che potrebbe alleggerire costi e vincoli.

Un messaggio politico
La cornice resta quella di una Europa sotto pressione. La presidente della Commissione ha scelto di concentrare il discorso su sicurezza e geopolitica, lasciando in secondo piano la transizione ecologica. È un segnale di priorità, ma anche un messaggio ai partner internazionali: l’Unione intende restare unita e determinata, anche in un contesto di incertezza politica negli Stati Uniti e di tensioni crescenti con Russia e Cina.

In questo quadro, l’intervento di Strasburgo non è solo un esercizio annuale. È il tentativo di ridisegnare l’agenda dell’Unione per i prossimi mesi, spostando il baricentro dalle politiche ambientali a quelle di difesa. Con la convinzione – ripetuta più volte – che "la lotta per pace e libertà non è un capitolo della storia, ma la posta in gioco del nostro futuro".

Notizie dello stesso argomento
Trovati 31 record
Pagina
1
05/12/2025
Trattori in rotta su Bruxelles: il 18 dicembre sfida sulla Pac
Il 18 dicembre migliaia di agricoltori con i trattori raggiungeranno Bruxelles. Pac a risc...
05/12/2025
Inchiesta Mogherini, l’onda si allarga sul Collegio d’Europa
L’inchiesta EPPO su Federica Mogherini si allarga: perquisizioni, nuovi indagati e accuse ...
05/12/2025
Merz, le pensioni e la fragile “maggioranza del cancelliere”
Merz punta alla maggioranza del cancelliere sulla riforma pensionistica tedesca tra ribell...
05/12/2025
Hegseth nel vortice: nuovi raid, Signal-gate e media contro Pentagono
Nuovo strike su un presunto narcoscafo, accuse di “kill-them-all” e uso improprio di Signa...
05/12/2025
Svolta storica: Tokyo spinge su esportazione armi e aumenta la difesa
Il Giappone alza la spesa militare, apre all’export di armi e rafforza i rapporti con Wash...
Trovati 31 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720