Occhio all'etichetta: dalla Spagna milioni di bottiglie di vino taroccate

- di: Redazione
 
Chi ama i vini spagnoli di alta fascia stia in campana: I Mossos d'Esquadra (la polizia autonoma della Catalogna) ha scoperto una truffa di gigantesche dimensioni, con cui sono state immesse sul mercato, nell'arco di pochi anni, più di 50 milioni di bottiglie di vino di bassa qualità etichettate come se fossero di pregio, di qualità famose come Priorat, Montsant e Terra Alta.
La truffa andava avanti da anni in Spagna, almeno dal 2017, e con un valore economico che gli investigatori non sono riusciti ancora a quantificare, ma che sarebbe elevato, visti i suoi numeri. Secondo quanto reso noto dai Mossos d'Esquadra, la truffa sarebbe stata inventata dalla società Reserva de la Tierra, che ha la sua sede a Les Borges del Camp.

Spagna: scoperti truffatori che falsificavano bottiglie di vino

I primi sospetti sono sorti ai tecnici degli organismi di tutela dei tre marchi, notando delle irregolarità nelle etichette di alcune delle bottiglie in cantine, negozi e linee di supermercati. Peraltro le bottiglie immesse in commercio avevano un prezzo più basso rispetto a quello di altri produttori.
I Mossos d'Esquadra, nel rendere noti i contenuti della loro indagine, hanno detto che ci sono almeno sette persone indagate, mentre l'autorità giudiziaria ha ordinato a quattro catene di supermercati di ritirare immediatamente tutte le bottiglie che potrebbero far parte della truffa. Gli investigatori, peraltro non seguendo la prassi della riservatezza quando ancora le inchieste non sono chiuse, hanno svelato i nomi dei marchi sospetti.

''Non dare il nome finisce per danneggiare il prodotto protetto dalla denominazione d'origine nel suo insieme", ha detto un investigatore.
Le bottiglie sono state distribuite in tutta Europa ed esportate anche negli Stati Uniti e in Cina. Comunque per gli inquirenti non è stato facile scoprire le irregolarità nei certificati di garanzia delle etichette, dal momento che le contraffazioni erano ben fatte. La truffa, molto redditizia, aveva un andamento abbastanza semplice: mentre un certo quantitativo di bottiglie erano regolari, parallelamente venivano stampati milioni di certificati falsi, che servivano a dare una denominazione fasulla a quelle che contenevano solo vino sfuso. Secondo un esempio fornito dall'ufficiale di polizia incaricato delle indagini, l'azienda era autorizzata a collocare 5.000 bottiglie di vino doc Priorat, ma quest'anno prevedeva di commercializzarne 150.000 unità. Sono state trovate oltre 3,2 milioni di etichette false e, nei magazzini dell'azienda, i Mossos hanno sequestrato oltre 750.000 bottiglie.

I tecnici hanno accertato che Reserva de la Tierra imbottigliava vino da tutta la Spagna, il che renderà difficile sapere esattamente da dove provenga il vino falsamente attribuito a Priorat, Montsant e Terra Alta. È escluso, in ogni caso, che le bottiglie taroccate possano avere effetti dannosi sulla salute dei consumatori. L'inchiesta accusa la società e i suoi vertici di reati contro la proprietà industriale, frode al consumo, pubblicità ingannevole e documenti falsi.
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