Stati Uniti: il ritorno alla normalità cambia le preferenze dei consumatori

- di: Brian Green
 
Il ritorno alla normalità, dopo le limitazioni imposte dalle autorità governative americane per combattere la pandemia, sta evidenziando un cambiamento nelle preferenze per gli acquisti. Secondo quanto reso noto oggi dal Dipartimento del Commercio, negli Stati Uniti le vendite al dettaglio sono diminuite a maggio e questo viene spigato con il fatto che gli acquirenti hanno spostato una parte maggiore della spesa dai beni ai servizi, tra riaperture aziendali, interruzioni della catena di approvvigionamento e prezzi più elevati.

Stando al rapporto del Dipartimento del Commercio, i consumatori, a maggio, hanno tagliato dell'1,3% la spesa, riducendo, in particolare, quella per auto, pezzi di arredamento, elettronica, materiali da costruzione. Si tratta di quegli articoli per comprare i quali le persone, nel periodo della pandemia, hanno speso di più e per i quali oggi stanno frenando gli acquisti. Quindi, con l'attenuarsi delle restrizioni sulla pandemia, i consumatori spendono di più per i servizi. La spesa in ristoranti e bar, lo scorso mese, è aumentata dell'1,8%, portando gli acquisti in questo settore oltre i livelli pre-pandemia.

Gli americani, sempre a maggio, hanno anche sborsato di più sull'abbigliamento, una categoria di beni che avevano evitato per gran parte della pandemia, ma di cui ora ritengono di avere di nuovo bisogno, dal momento che stanno tornando ad una vita di relazioni sociali.
Anche le vendite online sono diminuite, segnalando un certo ritorno allo shopping di persona. Secondo alcuni esperti, il cambiamento nelle abitudini di vendita al dettaglio è arrivato quando lo stimolo del governo alle famiglie è svanito dall'inizio dell'anno e i consumatori hanno riscontrato carenze di approvvigionamento e prezzi più alti per prodotti come le automobili, come effetti persistenti dell'impatto della pandemia sull'economia degli Stati Uniti.
La spesa al dettaglio a maggio è aumentata del 28% rispetto allo stesso mese di un anno fa, durante le diffuse restrizioni volte a contenere il coronavirus.
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