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Sparatoria alla Evergreen High: un morto e due studenti gravi

- di: Vittorio Massi
 
Sparatoria alla Evergreen High: un morto e due studenti gravi
Sparatoria alla Evergreen High: un morto e due studenti gravi
Un pomeriggio che spezza l’innocenza di una comunità montana: indagini in corso, scuole scosse e il fantasma di Columbine più vivo che mai.

Tragedia tra le montagne del colorado

Verso le 12:30 (ora del Colorado) la Evergreen High School di Evergreen, a circa trenta miglia da Denver, è stata travolta da una sparatoria che ha trasformato la routine scolastica in incubo. Tre studenti sono stati colpiti: due lottano per la vita, mentre il presunto autore, un minorenne, è deceduto per le ferite riportate.

Dinamica dell’evento e risposta delle autorità

Secondo quanto ricostruito nelle prime ore, i colpi sono stati esplosi all’esterno dell’edificio e, in rapida successione, nei corridoi. La risposta è stata immediata: oltre cento agenti hanno cinturato l’area e avviato lo sgombero stanza per stanza durante il lockdown. Le autorità hanno precisato che nessun agente ha fatto fuoco. Il sospettato, rintracciato in condizioni gravissime, è stato trasportato in ospedale, dove è poi sopraggiunto il decesso.

Le condizioni delle vittime e le prime risposte politiche

I due studenti feriti sono stati ricoverati d’urgenza: uno in condizioni critiche, l’altro in fase di stabilizzazione con lesioni ritenute non letali. Dal palazzo del governatore è arrivata la linea di sostegno: “Ogni studente ha diritto a un ambiente sicuro”, ha ribadito il governatore, assicurando supporto alle famiglie e alla comunità educativa.

Trauma collettivo e ombre del passato

Evergreen è una comunità di montagna coesa, meno di diecimila abitanti, ora scossa da un dolore che riapre ferite storiche. Il ricordo di Columbine, nell’adiacente contea di Jefferson, riaffiora come monito e ferita aperta. Mentre la scuola restava in lockdown, i distretti limitrofi organizzavano la riunificazione di genitori e studenti in siti sicuri, e intere famiglie si mobilitavano per accogliere i ragazzi in fuga da aule e palestre.

Il futuro: ricostruire, proteggere, prevenire

Le indagini proseguono con mandati di perquisizione per l’abitazione, l’auto e l’armadietto del sospettato. Nelle scuole e nei consigli cittadini si moltiplicano le richieste di prevenzione concreta: tracciabilità delle armi, protocolli di allerta, sostegno psicologico e formazione continua. La domanda che percorre Evergreen è semplice e ineludibile: “Cosa dobbiamo cambiare perché non accada più?”

I punti salienti

  • Una comunità ferita: l’ordinarietà di un mercoledì infranta in pochi minuti.
  • Risposta rapida: massiccio dispiegamento di forze, bonifica stanza per stanza.
  • Vittime minorenni: due studenti in ospedale; il presunto autore è deceduto.
  • Il peso della memoria: l’eco di Columbine impone scelte nette su prevenzione e sicurezza.
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