Trump rilancia la guerra commerciale: dazi fino al 100% sui BRICS e stretta su Canada e Messico

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un nuovo pacchetto di dazi che potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia globale. Con un post su Truth Social, Trump ha dichiarato che il suo governo è pronto a imporre tariffe fino al 100% sui Paesi del blocco BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) se questi procederanno con la creazione di una valuta alternativa al dollaro per gli scambi internazionali.

Trump rilancia la guerra commerciale: dazi fino al 100% sui BRICS e stretta su Canada e Messico

La minaccia arriva dopo che i BRICS hanno intensificato gli sforzi per ridurre la loro dipendenza dal dollaro statunitense, esplorando la possibilità di una moneta comune o di un sistema di pagamenti alternativo basato sulle loro valute nazionali. "L’idea che i Paesi BRICS stiano cercando di allontanarsi dal dollaro, mentre noi restiamo a guardare, è finita", ha dichiarato Trump.

L’intenzione della Casa Bianca è chiara: preservare il predominio del dollaro negli scambi internazionali e scoraggiare qualsiasi tentativo di de-dollarizzazione. "Chiederemo a questi Paesi apparentemente ostili l’impegno di non creare una nuova valuta BRICS, né di sostenere qualsiasi altra valuta per sostituire il potente dollaro USA. Altrimenti, dovranno affrontare tariffe fino al 100% e aspettarsi di dire addio alla vendita nella meravigliosa economia americana", ha aggiunto il presidente.

Dazi su Canada e Messico: il pretesto del fentanyl

Non solo i BRICS: Trump ha anche annunciato dazi del 25% su Canada e Messico, ufficialmente motivati dalla necessità di contrastare il traffico di fentanyl, una droga sintetica che sta devastando molte città americane. "Anche la Cina finirà per pagare dei dazi, deve smettere di spedire il fentanyl nel nostro Paese e uccidere la nostra gente", ha affermato Trump.

Tuttavia, la decisione potrebbe avere ripercussioni pesanti sulle economie nordamericane, dato che Canada e Messico sono tra i principali partner commerciali degli Stati Uniti. I nuovi dazi colpiranno una vasta gamma di beni, con un focus particolare sulle importazioni di automobili, un settore già sotto pressione per l’inflazione e le difficoltà della supply chain globale.

Legname e petrolio nel mirino
Nel suo annuncio, Trump ha anche parlato della possibilità di introdurre tariffe sul legname e sul petrolio. "Abbiamo tutto il legname di cui abbiamo bisogno", ha detto, suggerendo che le importazioni di questa materia prima potrebbero essere ridotte drasticamente.

Se estese al petrolio, le nuove misure tariffarie potrebbero innescare un effetto domino sui mercati energetici, con conseguenze dirette sui prezzi del greggio e sul costo della vita per i cittadini americani.

Impatto sui mercati e reazioni internazionali
L’annuncio ha già avuto un impatto sui mercati finanziari, con un incremento della volatilità del cambio euro-dollaro e un immediato calo dei titoli delle case automobilistiche europee e asiatiche. Anche il prezzo del gas naturale è aumentato, segno che gli investitori temono nuove tensioni geopolitiche.

Sul fronte diplomatico, i Paesi BRICS non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma secondo indiscrezioni da Pechino e Mosca, la minaccia di nuovi dazi potrebbe accelerare i lavori per la creazione di un sistema finanziario alternativo al dollaro.

Anche il Canada e il Messico stanno valutando possibili contromisure. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che il suo governo "risponderà con fermezza a qualsiasi mossa che danneggi le imprese e i lavoratori canadesi"

Le nuove mosse di Trump rafforzano l’idea di un ritorno alla politica protezionista già vista durante il suo primo mandato. La battaglia per il controllo della valuta globale e il contrasto alle importazioni sembrano essere al centro della strategia economica della sua amministrazione. Resta da vedere se le minacce si concretizzeranno in misure reali e quali saranno le conseguenze per l’economia globale.

Per ora, il messaggio è chiaro: Trump è pronto a tutto per difendere il predominio economico e finanziario degli Stati Uniti.

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