Tribunale a Telecom: basta con la furbata della fatturazione a 28 giorni

- di: Redazione
 
Basta con l'arzigogolo della fatturazione Telecom Italia a 28 giorni, anziché con cadenza mensile. È stato chiaro il tribunale di Milano che non si è limitato a dire basta a questo immaginifico tipo di fatturazione a 28 giorni di Telecom Italia - contro cui erano insorti utenti e associazioni di tutela dei consumatori - , imponendo altresì alla compagnia telefonica di rimborsare i clienti che, rendendosi conto di avere pagato più del dovuto, facciano domanda per ottenere la restituzione del surplus delle bollette.

Il Tribunale di Milano dice basta alla fatturazione a 28 giorni di Telecom

La determinazione del tribunale di Milano ha dato ragione al Movimento Consumatori, inibendo a Tim l'adozione e l'uso nei contratti di telefonia fissa (o di altri servizi offerti in abbinamento con essa) e di clausole che prevedono rinnovi e pagamenti su base temporale di 28 giorni o 8 settimane, piuttosto che i canonici 30/31 giorni.

Ora per Tim scatta l'obbligo - pubblicizzando anche su quotidiani a diffusione nazionale l'opportunità riconosciuta ai clienti dell'azienda e quindi la procedura per ottenere il rimborso - di mettere a conoscenza i consumatori del loro diritto e soprattutto con un limite di 30 giorni per la soddisfazione delle eventuali richieste degli utenti.

Punita quindi, per la seconda volta, la levata d'ingegno di quelle compagnie telefoniche che, attingendo a piene mani dalle alchimie contabili, si sono convinte che passare dalla fatturazione basata sul mese lunare piuttosto che quello solare sarebbe stato accettato da tutti, senza che nessuno eccepisse la scorrettezza della procedura adottata. Una procedura che si traduceva in un danno evidente per il cliente, che sarebbe stato costretto a pagare non più le tradizionali dodici bollette, ma tredici, facendosi carico ulteriori dei costi fissi.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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