Scossa di magnitudo 8.8, la più forte dal 1952: onde fino a 3 metri da Kamchatka a Hawaii. Evacuazioni, feriti, centrale di Fukushima interrotta. Trump lancia l’allerta.
Un sisma mostruoso sconvolge il Pacifico: è il più potente in 70 anni
Una scossa tellurica senza precedenti ha scatenato il panico nel cuore dell’Oceano Pacifico: magnitudo 8.8, onde di tsunami alte fino a tre metri, migliaia di persone evacuate, feriti, operazioni nucleari fermate. Il terremoto che nella notte del 29 luglio (ora italiana) ha colpito la penisola russa della Kamchatka è il più potente mai registrato nella regione dal 1952.
La scossa si è verificata alle 23:45 ora italiana, con epicentro localizzato a circa 126 chilometri a sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di 18 chilometri. Le autorità russe hanno segnalato “numerosi feriti”, danni ingenti alle infrastrutture e una situazione in rapida evoluzione.
Onde anomale verso le coste: il Pacifico in stato d’emergenza
Il terremoto ha immediatamente attivato l’allerta tsunami lungo un arco vastissimo dell’oceano Pacifico. Il Pacific Tsunami Warning Center ha avvisato Russia, Giappone, Alaska, Hawaii e Guam: onde fino a tre metri potrebbero abbattersi sulle coste.
La JMA ha lanciato un allarme generalizzato per tutto il versante orientale del Giappone. In particolare, si temono onde distruttive sulle isole Ogasawara e su Hokkaido, dove le sirene di evacuazione hanno suonato nella notte.
Negli Stati Uniti, le autorità hanno esteso l’allerta alla costa pacifica: dall’Alaska alle Hawaii è scattato il protocollo emergenziale. In Alaska, squadre della protezione civile sono state mobilitate nelle Aleutine. A Honolulu, le scuole sono state chiuse.
Centrale nucleare di Fukushima evacuata: il timore torna a galla
A Fukushima, il sisma ha fatto scattare un campanello d’allarme gravissimo. La Tokyo Electric Power ha ordinato l’evacuazione degli operai e la sospensione immediata delle operazioni di smantellamento.
Al momento non risultano anomalie nei reattori danneggiati, ma la paura è tornata prepotente nel Paese. I giapponesi sanno cosa significa uno tsunami su una centrale costiera. E stavolta nessuno vuole farsi cogliere impreparato.
Trump irrompe su Truth Social: “State al sicuro!”
Il presidente statunitense Donald Trump è intervenuto direttamente, con toni allarmati, sulla sua piattaforma Truth Social. “A causa di un violento terremoto che ha colpito l'Oceano Pacifico, è in vigore un’allerta tsunami per chi vive alle Hawaii, in Alaska e lungo la costa pacifica degli Stati Uniti. Anche in Giappone è in arrivo lo tsunami. Visitate tsunami.gov per le ultime informazioni. Restate forti e state al sicuro!”, ha scritto.
È la prima volta da inizio mandato che Trump usa il suo social per un messaggio di emergenza civile, segnale della gravità percepita dall’amministrazione.
Feriti e caos in Kamchatka, l’onda della paura non si ferma
Il governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov, ha lanciato un appello drammatico: “Esorto tutti a stare lontani dalla costa e ad ascoltare solo le fonti ufficiali. Le scosse di assestamento potrebbero continuare per settimane”.
Il Servizio sismico regionale ha confermato il rischio di ulteriori scosse fino a magnitudo 7.5, che potrebbero destabilizzare ulteriormente le infrastrutture già danneggiate. Alcuni villaggi risultano isolati, e le comunicazioni sono interrotte.
Sono stati attivati rifugi di emergenza e dispiegato l’esercito per i soccorsi. Ma la vastità dell’area colpita e la complessità logistica rendono ogni previsione incerta.
Un sisma da record: 8.8 di magnitudo, energia mostruosa
La scossa è stata causata dallo scorrimento della placca pacifica sotto quella nordamericana, una faglia attiva da milioni di anni. Secondo gli esperti, la rottura sottomarina avrebbe interessato un’area lunga circa 250 chilometri.
“È un evento tettonico straordinario, rarissimo anche per una zona ad altissima sismicità”, ha spiegato la sismologa Rachel O’Neil.
La magnitudo finale, 8.8, è stata ufficializzata nella mattina del 30 luglio. Un dato che colloca il sisma tra i più violenti mai registrati negli ultimi decenni. Il precedente risale al 4 novembre 1952, con un terremoto di magnitudo 9.0.
Sistema di allerta messo alla prova
L’allerta tsunami è stata diffusa in meno di dieci minuti. Il Pacific Tsunami Warning Center ha aggiornato il modello di propagazione in tempo reale: onde previste su Kamchatka entro 40 minuti, su Hokkaido in due ore, su Hawaii in 5-6 ore.
Grazie ai satelliti geostazionari e alle boe oceaniche di rilevamento, il sistema ha funzionato come previsto. Resta però l’incognita sul comportamento delle onde in prossimità delle coste più irregolari.
Il Pacifico trattiene il respiro, il mondo osserva
Ore di angoscia percorrono il Pacifico. L’onda potrebbe avere un impatto devastante in più aree. Le immagini satellitari mostrano già anomalie nelle correnti oceaniche.
Da Petropavlovsk a Tokyo, da Honolulu a Kodiak, milioni di persone sono in attesa, con le valigie pronte e l’orecchio teso verso le sirene. La paura non è solo per l’onda, ma per ciò che potrebbe arrivare dopo.
Il sisma della Kamchatka ha riacceso l’incubo geologico di un intero oceano. E la Terra, una volta ancora, ha ricordato a tutti chi comanda davvero.