Supermercati, la denuncia della Lav: torna il divieto di ingresso ai cani

- di: Barbara Leone
 
Una ne pensano, e cento ne fanno. Dopo l’odioso ok alla caccia selvaggia, dal governo arriva un’altra mazzata ai nostri amici a quattro zampe. In sordina, però, perché contrariamente alla normativa che consente alle doppiette di sparare tutto l’anno ed anche all’interno di aree protette e urbane, di questa nuova trovata non ne ha parlato praticamente nessuno. Vero è che trattasi di circolare ministeriale, e però di fatto influenzerà direttamente la vita di tutti quelli che, come noi, amano e vivono con gli animali. In particolare con i cani. Sì, perché l’ultima genialata partorita dal Ministero della Salute è questa: vietare l’ingresso dei cani nei supermercati. Divieto che, vivaddio, era stato superato da anni. Tant’è vero che sono moltissime le catene di supermercati che si sono munite di appositi carrelli ove è possibile sistemare i nostri pelosetti mentre facciamo la spesa. Ovvio, ma viene da sé, che non ci metteremo mai un pastore tedesco o un labrador.

Supermercati, la denuncia della Lav: torna il divieto di ingresso ai cani

Anche se, sempre fortunatamente, ci sono supermercati che fanno entrare pure se hai al seguito un cane di media o grossa taglia. Chiaramente al guinzaglio e ben educato. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, ad entrare sono cani piccoli, se non addirittura formato mignon. Che issati sui loro bei carrelli gironzolano curiosi e divertiti tra gli scaffali mentre l’umano di turno si divincola tra detersivi e insalate. Comodo, soprattutto per tutte quelle persone non più giovanissime che con una sola uscita prendono praticamente due piccioni con una fava. E invece no. Il Ministero della Salute ha deciso che stop. Tutto da rifare. A denunciarlo è la Lav, che si è immediatamente attivata dopo che in molti supermercati è comparso in bella mostra un cartello che non vedevamo da anni. E che testualmente recita: “In ottemperanza alla nuova circolare del Ministero della Sanità (del 27/01/2023) siamo costretti a vietare l’ingresso agli animali domestici”. La circolare in questione fa parte del cosiddetto “Pacchetto igiene”, ove si specifica che: “Considerando i rischi di contaminazione che possono essere procurati dal contatto degli alimenti con gli animali, il Ministero ribadisce l’obbligo per i supermercati e per le attività che vendono alimenti di predisporre adeguate procedure per il controllo degli infestanti e per impedire l’accesso agli animali domestici”. Accesso consentito solo ai cani guida e a quelli delle Forze dell’Ordine. La cosa assurda è che questa circolare richiama un Regolamento europeo del 2004 che, come sottolinea la Lav, “chiaramente parla solo e opportunamente per tutti coloro che non sono autorizzati, anche umani, di non accedere nei luoghi di preparazione, trattamento e conservazione degli alimenti, confondendo quest’ultimo termine con esposizione e distribuzione”. In pratica, non ci hanno capito niente.

“In altri Paesi europei - prosegue la nota della Lav - da sempre l’ingresso di persone con cani al seguito per l’acquisto di generi anche alimentari è del tutto pacifico e normale”. Mentre “da noi un emotivo divieto de facto viene diffuso anche in spregio, in assenza di norma nazionale né di divieto né di autorizzazione, a Regolamenti comunali e intelligenti decisioni di catene di supermercati che da tanti anni prevedono, con le dovute regole, la possibilità di accesso alle loro attività dei quattrozampe”. Il risultato è che negli ultimi giorni si sono moltiplicati i cartelli di divieto all’entrata dei supermercati che, per timore di sanzioni, senza sapere né leggere né scrivere stanno rimandando al mittente le proteste degli ignari avventori canimuniti. In questo bailamme, ove regna sovrana la confusione e l’ottusità più assoluta, una cosa è certa: a questo governo gli animali stanno sulle balls (caccia selvaggia docet). Perché è indubbio che questa mossa, come ben evidenzia ancora la Lav, “tenta di cancellare anni e anni di aperture ai cani di supermercati e negozi di alimentari, di convivenza fra specie diverse anche nell’ingresso ad esercizi commerciali, senza mai alcun problema igienico, che ha visto intelligentemente alcune catene della grande distribuzione riservare anche specifici spazi ai quattrozampe nei carrelli della spesa”. In attesa dell’intervento chiarificatore e normativo del Ministro Schillaci caldeggiato dalla Lav, sommessamente chiediamo: ma con tutti i guai della sanità italiana, proprio ai cani nei supermercati dovevate pensare?
Tags: lav, cani
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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