Subiaco: capitale italiana del Libro 2025
- di: Cristina Volpe Rinonapoli
Nella foto, Domenico Petrini, sindaco di Subiaco
Subiaco, un borgo arroccato tra i monti del Lazio, si è guadagnato il titolo di Capitale Italiana del Libro 2025. Un riconoscimento che non celebra solo la città, ma un patrimonio nazionale che attraversa secoli di storia. Qui, nel 1465, due allievi di Gutenberg stamparono il primo libro in Italia, aprendo la strada a un’industria che avrebbe reso il nostro Paese uno dei principali protagonisti della cultura europea.
Subiaco: capitale italiana del Libro 2025
La vittoria di Subiaco non è solo un omaggio alla sua straordinaria eredità storica, ma un invito a riflettere sul ruolo centrale dei libri nella società contemporanea. Il progetto che ha conquistato la giuria, presieduta da Gian Arturo Ferrari, punta infatti a riportare in vita la prima stampa italiana, un gesto simbolico e allo stesso tempo profondamente significativo.
Il valore dell’industria del libro
"L'Italia è il Paese che ha dato al mondo Dante, Petrarca e Boccaccio, eppure oggi si legge poco" ha osservato più volte Gianrico Carofiglio, scrittore e grande sostenitore della lettura. Eppure, nonostante le difficoltà, l’industria del libro in Italia rimane un pilastro della nostra economia culturale. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE), il settore editoriale produce un fatturato di oltre 3 miliardi di euro all’anno, dando lavoro a migliaia di persone, dai tipografi agli editori, dagli scrittori ai librai.
Come ha scritto Umberto Eco, “Chi non legge, a settant’anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni”. I libri non sono solo oggetti, ma strumenti di crescita personale e collettiva. Subiaco, con la sua vittoria, intende sottolineare quanto sia cruciale promuovere la lettura non solo come piacere individuale, ma come parte integrante del tessuto sociale.
Una competizione agguerrita
Subiaco ha superato città di grande fascino e tradizione come Grottaferrata, Ischia, Macchiagodena, Mistretta e Sorrento. La giuria ha premiato una visione che guarda al futuro senza dimenticare il passato: il restauro del patrimonio bibliotecario, l’uso delle tecnologie digitali per valorizzare la cultura e il coinvolgimento della comunità sono i pilastri del progetto vincitore.
I numeri della lettura in Italia
Nonostante l’importanza dell’industria editoriale, l’Italia lotta ancora contro un dato preoccupante: solo il 40% degli italiani legge almeno un libro all’anno. Tuttavia, iniziative come quella di Subiaco sono un’occasione per invertire questa tendenza. I 500.000 euro che accompagneranno il titolo di Capitale Italiana del Libro 2025 saranno investiti in eventi, mostre, laboratori e percorsi culturali, con l’obiettivo di avvicinare le persone al mondo della lettura.
Una lezione per il Paese
Subiaco non è solo una città, è un simbolo. Ci ricorda che i libri hanno il potere di trasformare le società e che l’industria editoriale non è solo un mercato, ma un indotto che produce idee, valori e coesione sociale. In un tempo in cui leggere sembra un atto di resistenza, Subiaco ci invita a riscoprire il valore della cultura come bene comune.
E così, in un borgo tra i monti, il primo libro stampato in Italia torna a essere protagonista. Non è solo un ritorno al passato, ma un passo verso un futuro dove le pagine non smetteranno mai di raccontare, ispirare e unire.