È il cuore di agosto, ma il mare e la montagna diventano terreno di scontro politico. Da un lato, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle raccontano un Paese in cui le famiglie rinunciano alle ferie non per scelta, ma per necessità, schiacciate dal caro vita e da stipendi che non crescono. “Quest’anno in tanti restano a casa perché non se lo possono permettere”, dice Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, accusando il governo Meloni di “ignorare la crisi salariale”. Giuseppe Conte affonda: “Gli italiani tirano la cinghia, gli utili delle banche crescono e Meloni non fa nulla”.
Spiagge vuote o boom turistico? Scontro agostano tra governo e opposizione
Dall’altra parte, Fratelli d’Italia dipinge un’altra fotografia. “Altro che crisi – ribatte Gianluca Caramanna, responsabile turismo di FdI – l’Italia è al top nel Mediterraneo per presenze e attrattività”. Il collega Luca De Carlo parla di “boom della montagna” e accusa le opposizioni di inventare “bufale per screditare il Paese”. Per la maggioranza, i dati ufficiali e l’osservazione sul campo confermerebbero un’estate di grande afflusso, soprattutto nelle mete di lusso e nei borghi d’arte.
Salari, banche e disuguaglianze
Il botta e risposta si gioca anche su un terreno meno balneare: quello delle disuguaglianze. I sindacati segnalano come il potere d’acquisto medio sia in calo rispetto al 2019 e come i costi di hotel, ristorazione e trasporti siano aumentati a doppia cifra negli ultimi due anni. Intanto le banche registrano profitti record, alimentando la percezione di un Paese spaccato tra chi può permettersi vacanze esclusive e chi rinuncia persino a una settimana al mare.
La mossa di Forza Italia: taglio Irpef
Nel mezzo, Forza Italia rilancia una proposta fiscale: ridurre l’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro. Costo stimato: 4 miliardi di euro. Per il responsabile economico azzurro, sarebbe un modo per restituire ossigeno ai ceti medi, rilanciare i consumi e, di riflesso, anche il turismo interno. Ma la copertura finanziaria resta un rebus, con il ministero dell’Economia che frena su spese aggiuntive in manovra.
Tra politica e realtà
La verità, come spesso accade, è meno netta delle dichiarazioni. Alcune località registrano effettivamente cali di presenze, soprattutto nelle fasce di prezzo medio-basso, mentre i resort di lusso continuano a fare il pieno. Le associazioni di categoria parlano di un “turismo polarizzato”, con una fascia crescente di italiani che opta per vacanze brevi, last minute o in località meno costose.
L’agosto della politica
In un’estate segnata da tensioni internazionali e dalla preparazione della prossima legge di bilancio, anche il tema delle vacanze diventa un’arma di propaganda. Da un lato l’immagine di un Paese in difficoltà, dall’altro quella di una nazione in salute e desiderata dai turisti di tutto il mondo. In mezzo, milioni di italiani che fanno i conti con bollette, mutui e prezzi gonfiati, cercando di ritagliarsi qualche giorno di libertà.