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Spagna locomotiva UE, il Pil accelera: +3,1% nel secondo trimestre

- di: Bruno Legni
 
Spagna locomotiva UE, il Pil accelera: +3,1% nel secondo trimestre
Il Paese iberico batte le stime e si conferma locomotiva d’Europa, con consumi e manifatturiero in crescita, mentre pesa il calo della domanda esterna.

La Spagna continua a sorprendere. Nel secondo trimestre del 2025 il pil iberico è salito dello 0,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, un dato superiore alle attese che indicavano +0,7% e in accelerazione rispetto al +0,6% del trimestre precedente. Su base annua la crescita raggiunge il +3,1%, ben oltre la stima preliminare del 2,8%. È quanto emerge dai dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo (Ine) il 26 settembre 2025.

La spinta della domanda interna

A trainare l’economia è stata soprattutto la domanda interna, che ha contribuito per 0,8 punti alla crescita trimestrale. La spesa delle famiglie è aumentata dello 0,8%, quella della pubblica amministrazione dello 0,1%. Sul fronte commerciale, le esportazioni sono cresciute dell’1,3%, mentre le importazioni hanno segnato un +1,6%, determinando un contributo nullo della componente estera alla crescita.

I settori che crescono di più

Dal lato dell’offerta, i comparti produttivi hanno mostrato un andamento positivo. L’industria ha registrato un incremento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, con la manifattura in crescita dell’1%. Le costruzioni hanno segnato il balzo maggiore, con un +2,3% trimestrale. Nel confronto annuo, i settori più dinamici restano il manifatturiero (+2,2%) e le costruzioni (+4%).

Il quadro annuo: consumi in evidenza

Sul piano tendenziale, il pil cresce del 3,1%. La domanda interna ha inciso per 3,5 punti, mentre la domanda esterna ha avuto un impatto negativo (-0,5 punti). I consumi finali complessivi sono saliti del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024: quelli delle famiglie del 3,4% (pur in rallentamento) e quelli della pubblica amministrazione del 2%.

Export e import in corsa

Sia le esportazioni (+4,2%) che le importazioni (+6,1%) hanno mostrato un forte dinamismo su base annua. L’effetto netto resta però negativo, confermando che la spinta alla crescita spagnola arriva soprattutto dall’interno.

L’analisi politica ed europea

Il ministro dell’Economia Carlos Cuerpo ha ricordato, in dichiarazioni del 20 settembre 2025, che “la Spagna dimostra una resilienza straordinaria, ma le tensioni commerciali internazionali restano un rischio concreto”. Il riferimento è ai nuovi dazi annunciati dagli Stati Uniti di Donald Trump, che secondo Cuerpo “potrebbero rallentare l’export europeo nei prossimi trimestri”.

Una locomotiva per l’Europa

Con un tasso di crescita quasi doppio rispetto alla media dell’Eurozona, la Spagna si conferma locomotiva d’Europa. Il successo si deve a una combinazione di fattori: investimenti pubblici stabili, consumi privati sostenuti e un comparto industriale in fase di rilancio. Restano tuttavia le incognite legate al commercio estero e all’impatto delle politiche protezionistiche statunitensi.

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