MARR.

 

Semestrale 2019 in linea con le previsioni quella di MARR S.p.A (Gruppo Cremonini), quotata al segmento Star di Borsa Italiana e società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica. Attraverso un’organizzazione composta di 850 addetti commerciali, il Gruppo MARR serve oltre 45mila clienti (principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con un’offerta che include oltre 15mila prodotti alimentari tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta. Il Gruppo MARR opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da 35 centri di distribuzione, 5 cash&carry, 4 agenti con deposito e si avvale di 750 automezzi.
Un secondo trimestre 2019 migliore del primo, che era stato condizionato dal fatto che Pasqua quest’anno è stata il 21 aprile e quindi i suoi effetti benefici in termini di vendite – a differenza di quanto era avvenuto nel 2018 – si sono appunto sentiti sui conti di aprile-giugno, portando il semestre a chiudere con i ricavi totali a quota 793 milioni di euro, rispetto ai 782,6 del 2018 (+10,4 milioni, +1,3%).
Ebitda ed Ebit, dopo l’applicazione del principio contabile dell’Ifrs16, si attestano rispettivamente a 56,3 e 42 milioni di euro, rispetto a 52,7 e 42,7 milioni del primo semestre 2018, che non scontava gli effetti dell’Ifrs16 (che nel primo semestre 2019 sono stati pari a +4,5 milioni di euro sull’Ebitda e +0,4 milioni sull’Ebit).
Quanto all’utile netto che emerge dalla semestrale, tocca i 27,8 milioni di euro con un effetto dell’Ifrs16 pari a -0,4 milioni, a fronte di 28,6 milioni dello stesso periodo 2018.
L’andamento per aree di business
Alla fine dei primi sei mesi le vendite del Gruppo MARR sono state pari a 779,7 milioni di euro (770,4 milioni nel 2018), sotto la spinta del secondo trimestre che vede le vendite salire a 450,4 milioni rispetto ai 437,8 milioni dello stesso periodo 2018.
Interessante è osservare l’andamento delle varie aree di business (in cui la prima a sua svolta si divide in due diverse categorie): la principale è la ‘Ristorazione commerciale e collettiva’, che si compone appunto dei clienti delle categorie ‘Street Market’ (operatori della ristorazione commerciale non strutturata come ristoranti, trattorie, pizzerie, alberghi ed in generale strutture non appartenenti a gruppi o catene, e clienti del segmento bar e della ristorazione veloce) e ‘National Account’ (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva). La seconda gamba del business è il Wholesale’ (grossisti).
Nella macro voce ‘Ristorazione commerciale e collettiva’ (come detto clienti delle categorie ‘Street Market’ e ‘National Account’) le vendite del semestre raggiungono i 664,1 milioni di euro, +0,9% rispetto ai 658,4 milioni del 2018, con un’accelerazione nel secondo trimestre in cui le vendite sono state pari a 390,8 milioni di euro (382 milioni nello stesso trimestre 2018).
Ma all’interno della macro voce gli andamenti sono divergenti.
Nella categoria ‘Street ‘Market’ (come detto operatori non appartenenti a Gruppi o Catene), che è il business più forte del Gruppo MARR rappresentandone i due terzi circa, le vendite dei primi sei mesi hanno raggiunto i 513,7 milioni di euro, +4% rispetto ai 502,1 milioni nel 2018 (con quelle del secondo trimestre che sono state pari a 315,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 303,1 milioni del 2018 beneficiando del contributo della Pasqua, che nel 2018 aveva impattato interamente sul primo trimestre). Ed è da rilevare come, in questo segmento principale del Gruppo “l’andamento di luglio – affermano i vertici di MARR - pone le vendite dei primi sette mesi nella direzione degli obiettivi annuali in termini di crescita e di rafforzamento della quota di mercato”.
Le vendite del ‘National Account’ (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) nel semestre sono invece in contrazione del 3,8%, attestandosi a 150,4 milioni di euro (156,3 milioni nel 2018), con quelle del secondo trimestre che sono state 75,5 milioni di euro (78,9 milioni nel 2018).
Infine, le vendite ai clienti della categoria dei “Wholesale” (grossisti), nel semestre sono state pari a 115,6 milioni di euro (112 milioni nel 2018), mentre nel secondo trimestre si sono attestate a 59,6 milioni rispetto ai 55,8 milioni del 2018, facendo registrare un deciso miglioramento rispetto ai primi tre mesi, quando erano apparse in diminuzione.
Un andamento generale, quindi, in cui MARR continua nel perseguire il rafforzamento della propria leadership di mercato.

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