Dalla siccità al nubifragio, è corsa ai ripari

- di: Barbara Leone
 
Due vittime e 500 sfollati. Sono queste le drammatiche conseguenze dell’ondata di maltempo che, con una quantità di pioggia in 48 ore senza precedenti, ha travolto negli ultimi due giorni l’Emilia-Romagna, soprattutto nell'area a cavallo delle province di Bologna e Ravenna.

Dalla siccità al nubifragio, è corsa ai ripari

Un’alluvione innescata dalla siccità, secondo Luca Brocca del Cnrr che sottolinea come dopo circa due anni di precipitazioni molto scarse il suolo si sia disidratato e indurito al punto da essere ricoperto da una sorta di crosta rigida e impermeabile alle piogge abbondanti degli ultimi due giorni. Intanto si cerca di correre ai ripari. Innanzitutto con la nomina prevista per oggi del Commissario per la siccità, che sarà Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura e già direttore di Arpav, che da pochi mesi è anche presidente di Anarsia, la neonata Associazione nazionale delle Agenzie regionali per lo sviluppo e l'innovazione agronomiche forestali. A suggerirlo, secondo fonti di Governo, sarebbe stato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (Fdi), con il placet di tutti gli altri colleghi e in particolare della Lega.

Altro passo fondamentale: lo sblocco dei primi fondi (almeno 50 milioni di euro) per dighe e mini-invasi, che ormai da anni attendono di essere realizzati. Infine tra le linee di intervento lungo cui si muove l’esecutivo - ma stavolta con 2 miliardi di euro finanziati dal Pnrr - c’è la dispersione idrica. In Italia infatti il 42% di acqua trasportata viene persa dalle nostre reti idriche. Tant’è che secondo i dati pubblicati da Istat sul totale di 8,2 miliardi di metri cubi di acqua immessa nel sistema, la perdita si aggira intorno ai 3,4 miliardi. Un dato che corrisponde a oltre 150 litri di acqua sprecata al giorno per abitante.

“Non è possibile che si passi da una settimana all’altra dall’emergenza siccità all’emergenza alluvione come accade in Emilia Romagna”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che domani presiederà a Palazzo Chigi la cabina di regia sull’emergenza idrica. “Vuol dire - ha aggiunto Salvini - che l'acqua quando cade va trattenuta, vuol dire che ci sono dighe ferme da troppi decenni per colpa dei 'signori del no'”.

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