Mosca annuncia colpi intensi, Kiev replica con dati opposti: esploriamo la verità tra propaganda e realtà.
(Foto: colpita la periferia di Kiev)
Un bollettino bellico decisamente pesante
La mattina del 5 luglio 2025, il portavoce russo Alexander Savchuk ha dichiarato che “le forze russe avrebbero eliminato circa 460–500 soldati ucraini in un solo giorno”, specificando anche la distruzione di due veicoli corazzati, cinque camion e due cannoni.
Secondo Mosca, gli attacchi avrebbero colpito unità meccanizzate, paracadutisti, Marines, difesa territoriale e Guardia Nazionale, in zone come Krasnoarmeysk, Novopavlovka e lungo il fiume Dnipro, dove sarebbero morti circa 60 soldati.
La controprova di Kiev
Le autorità ucraine e fonti occidentali non confermano queste cifre. L’Ukrainska Pravda riferisce che le perdite russe, tra morti e feriti, avrebbero superato le 1.050 in 24 ore, portando il totale delle perdite a oltre 1.025.000 uomini.
Non sono stati resi noti, tuttavia, dati ufficiali da parte di Kiev riguardo alle proprie perdite nello stesso periodo.
Il contesto strategico: raid su Kyiv e scambio diplomatico
Parallelamente, nella notte del 4 luglio, Mosca ha condotto il più grande raid di droni e missili su Kyiv dall’inizio del conflitto: 550 obiettivi colpiti, con almeno una vittima, 23 feriti e danni ingenti a edifici e infrastrutture.
L’offensiva ha spinto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a telefonare a Donald Trump per rafforzare le difese aeree e discutere una possibile cooperazione nella produzione di armamenti. Zelenskyy ha affermato: “L’Ucraina ha bisogno di rafforzare la sua capacità di difesa interna”.
Propaganda bellica vs realtà operativa
Le cifre annunciate da Mosca si inseriscono in una strategia di guerra informativa, volta a minare il morale di Ucraina e alleati occidentali. Tuttavia, l’assenza di conferme indipendenti sui presunti 500 soldati uccisi alimenta forti dubbi.
L’Ucraina non ha pubblicato i propri numeri, ma osservatori occidentali parlano di un conflitto bloccato, con le truppe russe che registrano ogni giorno perdite consistenti, nell’ordine di 1.000 tra morti e feriti. Come riferito da una fonte ucraina: “La guerra si sta logorando da entrambi i lati, non esiste un solo vincitore”.
Cosa cambia sul campo
Le operazioni militari si stanno intensificando: attacchi a distretti strategici, minacce al sito nucleare di Zaporizhzhia e nuovi assalti con droni a lungo raggio.
Kiev accelera sulla produzione autonoma di droni e sistemi difensivi, mentre l’Occidente valuta ulteriori forniture, tra cui radar avanzati e batterie Patriot.
Conclusione: il racconto resta incompleto
Il bilancio rivendicato da Mosca – 500 ucraini uccisi in 24 ore – non trova riscontri ufficiali. Kiev non conferma e fonti terze segnalano gravi perdite anche tra le file russe.
In assenza di dati verificabili, è difficile tracciare un quadro certo. Ma una cosa è chiara: il costo umano del conflitto resta elevatissimo, e la guerra prosegue su due livelli paralleli – quello operativo e quello dell’influenza mediatica.