Rome Business School: "Silver Economy: 16 milioni gli over 65 in Italia nel 2030"

- di: Daniele Minuti
 
Rome Business School ha pubblicato lo studio “Silver economy: analisi di un settore in costante crescita capace di contribuire allo sviluppo di un’economia italiana vibrante, innovativa e sostenibile”, curato da Valerio Mancini (Direttore del Centro di Ricerca) e Katerina Serada (Fondatrice del SDG Hub Center for Sustainable Economies and Innovation) e che analizza l'impatto dell'aumento della popolazione over 65 nel nostro Paese, come opportunità di business e sviluppo.

Rome Business School analizza la crescita della cosiddetta "Silver Economy"

Il mondo è in pieno sconvolgimento dal punto di vista demografico (cresce l'aspettativa di vita, cala la fertilità) con le Nazioni Unite che stimano 727 milioni di persone over 65 nel mondo con la cifra destinata a raddoppiare nel 2050.

Lo studio analizza quindi le potenzialità della silver economy (attività rivolte agli over 65 che cessano l'attività lavorativa), con tale popolazione che rappresenta il 25% del totale in Italia pari a circa 14 milioni di persone (con la previsione di arrivare a 16 milioni nel 2030).

Si parla dei "Silver" che nel tempo hanno modificato il loro stile di vista (in pochi si sentono non autosufficienti e "anziani") restando comunque una generazione più benestante delle generazioni precedenti e successive ("la quota di ricchezza della parte più anziana della popolazione sul totale delle famiglie italiane è passata in 20 anni dal 20,2% a quasi il 40% del totale").

L'analisi spiega: "In Italia esiste una Silver Society, in quanto attualmente non ci sono fattori che possano suggerire un'inversione dell’invecchiamento della popolazione. Attualmente, la popolazione over 65 rappresenta il 23,2% del totale, quella fino a 14 anni di età il 13%, quella nella fascia 15-64 anni il 63,8%, mentre l’età media si è avvicinata al traguardo dei 46 anni. Entro il 2050 le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 35% del totale secondo lo scenario attuale.
In Italia, il valore aggiunto riconducibile ai settori economici in cui la silver economy ha un impatto diretto è di almeno 43,4 miliardi di euro. Il settore che beneficia di più della spesa dei Silver è l’abitazione (il 48,7% del totale della spesa media mensile dei single over 65), seguita dalla spesa alimentare: il consumo per prodotti alimentari e bevande analcoliche delle coppie over 65 è più alto di circa il 12% di quello delle corrispondenti tipologie familiari più giovani. Il terzo settore per importanza è quello dei trasporti (il 9% della spesa mensile) e, naturalmente, anche la spesa per i servizi sanitari e per la salute dei silver è rilevante: 167 miliardi di euro in Europa, circa il 53% di tutta la spesa per la salute che in Italia rappresenta il 6-7% della spesa mensile degli over 65"
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Sale ancora la domanda per prodotti destinati a questa fascia di consumatori, con le PMI che dovranno investire in ricerca e sviluppo della loro offerta, in particolare quelle che producono prodotti nei "mercati dell'invecchiamento", per via dell'uso sempre maggiore di nuove tecnologie per gli over 65, un giro di affare da oltre 1 miliardo di utenti, che dovrebbe raddoppiare entro il 2050. 

Ora però c'è da capire come sfruttare tali occasioni: "In Italia attualmente nessuno dei principali programmi politici contiene misure o risorse finanziarie adeguate per far fronte a questo tipo di cambiamento demografico" - si legge nello studio - "Il PNRR ha affrontato l'invecchiamento come una sfida e non come un’opportunità, non ha visto nella Silver Economy una delle vie per il rilancio economico del sistema Paese, non si concentra sulle opportunità di avere una leadership digitale e tecnologica nello sviluppo di soluzioni a supporto dell’active aging e della long and healthy life, o in prevenzione e monitoraggio effettivo (smart nursing, smart cities, smart homes, etc)".

Valerio Mancini ha commentato: "Vincere questa sfida demografica significa capire il cambiamento di stili di vita, investire sul welfare integrato, nei nuovi bisogni dei silver e trasformarli in un’offerta mirata, anche attraverso una sempre più fondamentale sinergia tra pubblico e privato, favorendo così l’invecchiamento attivo e la massima partecipazione sociale di questa grande e sempre più predominante fascia di popolazione".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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