Durante il Ttg Travel Experience, la rassegna del turismo che si tiene a Rimini dal 9 all'11 ottobre, due indagini hanno rivelato le tendenze attuali che stanno trainando il turismo in Italia. Da un lato, la passione per i prodotti del “bello e ben fatto” italiano continua ad attrarre visitatori da ogni parte del mondo, mentre dall’altro, l’interesse per il turismo sostenibile e le esperienze enogastronomiche è in forte crescita tra gli italiani, con un ruolo centrale giocato dall'agriturismo. Secondo un’analisi condotta da CNA Turismo e Commercio, CNA Agroalimentare e CNA Artistico e Tradizionale, presentata in occasione della fiera, oltre il 70% dei turisti stranieri identifica i prodotti di qualità del Made in Italy come uno dei principali motivi per scegliere l’Italia come destinazione di viaggio. Questo interesse è particolarmente marcato tra coloro che viaggiano per riscoprire le proprie radici italiane, ma si estende anche ai turisti provenienti da Asia, Stati Uniti e dai principali Paesi europei come Regno Unito, Germania e Francia. Tra i prodotti più richiesti, l’agroalimentare italiano guida la classifica, seguito dall'abbigliamento, dai gioielli e dalle tipicità artigianali, come ceramiche, vetro, legno e alabastro. Il Made in Italy, con i suoi saperi e sapori, si conferma insomma un vero magnete per i visitatori internazionali.
Rimini, Ttg Travel Experience: il Made in Italy conquista gli stranieri
“A questo punto, e considerata la necessità di incentivare un turismo di qualità piuttosto che di quantità, – sottolinea CNA – è indispensabile da parte delle istituzioni provvedere alla difesa del vero Made in Italy, contro i falsi scadenti provenienti soprattutto dall'estero e spacciati per italiani, e sostenere i produttori del nostro bello e ben fatto, spesso artigiani alle prese - conclude la nota - con la concorrenza sleale e al contempo con una burocrazia talvolta asfissiante nei loro confronti".
Sempre nell’ambito del Ttg Travel Experience di Rimini è stata diffusa un’altra analisi, questa volta targata Coldiretti, dalla quale si evince che negli ultimi dieci anni è raddoppiato il numero degli eco-turisti italiani. Questo segmento di viaggiatori sceglie le destinazioni in base alla sostenibilità, dalla possibilità di mangiare cibo a chilometro zero alla riduzione dei consumi energetici. Oggi, il 25% dei vacanzieri italiani fa scelte orientate alla sostenibilità. Un ruolo di primo piano nella scelta delle ferie green lo gioca il cibo. Secondo Noto Sondaggi, la buona tavola è infatti la principale motivazione per una vacanza in Italia, superando cultura e divertimento. La nuova frontiera del turismo sostenibile riguarda i viaggi esperienziali legati all’agroalimentare, dall’oleoturismo all’enoturismo, passando per il turismo della birra e dei formaggi. Coldiretti stima che solo per il turismo del vino, l'estate 2024 ha registrato più di sei milioni di notti trascorse tra le vigne italiane, un record assoluto.
“Non a caso – spiega Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra Campagna Amica – siamo il Paese leader per numero di posti letto nelle aree rurali, grazie all’agriturismo e alla multifunzionalità. Un primato fondato su un’offerta turistica diversificata, dove l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale, sia per la cucina che per i paesaggi e le esperienze”. L'agriturismo, ormai una colonna portante del turismo italiano, ha visto una crescita esponenziale. Secondo l’analisi Coldiretti, basata su dati Istat, l’Italia conta quasi 26mila aziende agrituristiche, con un aumento dell'84% rispetto al 2014. Il valore della produzione agrituristica è salito a 1,5 miliardi di euro nel 2023, con 15,5 milioni di presenze, di cui il 58% costituito da visitatori stranieri.
Questi dati emersi durante la rassegna di Rimini, confermano dunque sia il ruolo strategico del Made in Italy che della sostenibilità nel turismo italiano, evidenziando due tendenze parallele ma complementari: da una parte, l’attrattiva dei prodotti artigianali per i turisti stranieri, dall’altra, la crescente sensibilità degli italiani verso un turismo più green e consapevole. Fronti su cui, evidentemente, bisogna investire di più e meglio.